La via è interamente attrezzata a fix inox 10 mm e le soste sono tutte a doppio fix. Chiodatura distanziata sui tiri con difficoltà inferiore.
La parete si estende per quasi 600 metri e la qualità della roccia è spesso scarsa, friabile e intervallata a zone erbose. La prima parte si svolge su risalti rocciosi intervallati da piccole zone erbose in un evidente colatoio di grandi dimensioni. Caratteristiche simili si ritrovano negli ultimi 4 tiri della via. Attenzione a non sottovalutare queste ultime lunghezze, seppur di difficoltà inferiore (max V+) risultano essere difficili da superare e richiedono cautela visto il terreno non agevole e la scarsità di protezioni.
La via è sicuramente di stampo alpinistico a causa della qualità della roccia e dei rischi oggettivi che si riscontrano sul percorso. Tuttavia, le lunghezze centrali sono su roccia compatta e richiedono esperienza nella scalata su tiri di difficoltà superiore al 6b+ sportivo. Consigliata a cordate di scalatori esperti ed affiatati sia in campo sportivo che alpinistico. Inoltre, la Valle Ellero è spesso caratterizzata nel pomeriggio da nebbia e temporali specialmente nelle calde giornate estive / tardo-primaverili. Calcolare 10 ore circa per la salita.
- L1: risalti rocciosi intervallati da zone erbose, tenersi sulla sinistra del colatoio. 45 m, V, fix 4
- L2: risalti rocciosi intervallati da zone erbose, tenersi sulla sinistra del colatoio. 55 m, V, fix 6
- L3: muro ben protetto a fix (6a) e poi canale appoggiato, tenersi sulla sinistra. 50 m, V, fix 7
- L4: da qui in poi si abbandona la via Super Cars. Risalire per qualche metro ed in prossimità di un fix con cordone verde traversare in modo netto verso destra per 15 metri in direzione di un diedro fessurato sotto l’evidente obelisco. Una volta arrivati al diedro, risalirlo seguendo la linea degli spit e sfruttando la fessura fino alla sosta posta sotto un’altra evidente fessura strapiombante. 50 m, V+, fix 7
- L5: risalire l’evidente fessura strapiombate sotto la sosta facilmente proteggibile con friend BD verde e rosso e ribaltarsi sulla placca superiore (VII-). Da qui seguire la linea degli spit puntando allo spigolo sulla destra. Qui un passo di 6c (a0) per superare lo spigolo e ribaltarsi sulla placca superiore. Seguire nuovamente gli spit e all’altezza dell’ultimo fix traversare a destra per reperire la sosta su comoda cengia, 45 m, VII- / 6c, fix 7. Attenzione alle scaglie di roccia friabile fuori dalla linea della via.
NOTA: da S5 un primo tentativo è stato fatto scalando l’obelisco con l’idea di raggiungere la parete posteriore dalla cima del pinnacolo, senza però riuscire nell’impresa. L’obelisco è quindi attrezzato a fix (15 metri 6a+) ma una volta raggiunta la cima bisogna calarsi in doppia.
- L6: dalla sosta di arrivo del tiro precedente traversare sulla comoda cengia verso destra per 10 metri ca fino ad un piccolo spiazzo di fronte ad un muretto con una fessura sulla destra dove è evidente il primo spit. Risalire dunque il muretto (passo fisico 6a+) e proseguire nel diedro sovrastante, deviando poi verso sinistra per reperire la sosta successiva, 30 m, 6a+, fix 7. Roccia buona.
- L7: traversare in orizzontale verso sinistra fino a reperire una bellissima placca su roccia ottima. Risalire quindi la placca seguendo la linea degli spit fino a uscire leggermente sulla sinistra con un passo impegnativo (6c). La chiodatura non è ravvicinata ma la rinviata è sempre sicura su piedi comodi. Da qui uscire su una placchetta sulla sinistra sempre seguendo gli spit su roccia buona e uscire più facilmente verso destra fino alla sosta. 50 m, 6c, fix 12.
- L8: tiro chiave della via su roccia ottima. Il tiro è verticale sopra l’ultima sosta e passa sotto l’evidente tetto nero sovrastante. Risalire dapprima su passi più facili fino sotto il tetto, da qui seguire la linea degli spit e traversare sotto il tetto per evitarlo sulla sinistra. Uscire verso destra seguendo la linea evidenziata da un diedro accennato traversando sulla placca fino a reperire una buona verticale che permette di uscire e reperire la sosta sovrastante. Tiro globalmente complesso ma su roccia salda e attrezzato sportivo nelle difficoltà. 40 m, 7a, fix 11.
- L9: salire il muretto sopra la sosta leggermente strapiombante su buone prese (passi di 6a+) e proseguire seguendo la linea degli spit su roccia meno solida. 50 m, 6a+, fix 7.
Attenzione: Da qui in poi termina la parte più sportiva della via, i tiri che seguono sono di carattere alpinistico anche se spittati e presentano difficoltà fino al TD (V/V+) a causa della scarsa qualità della roccia, fix radi e protezioni rapide difficili da piazzare. Per chi non si sentisse di proseguire si consiglia di calarsi in doppia lungo la via. Oltre invece la ritirata in doppia diventa più complessa a causa della linea sempre traversante verso sinistra.
- L10: trasferimento su cengia erbosa verso sinistra per 60 m. 3 fix segnano la direzione da seguire che va a reperire un diedro su calcare grigio con alla base la sosta attrezzata (II).
- L11: risalire il diedro misto roccia ed erba fino a una placca attrezzata con di fronte un breve muretto. Risalire il muretto e ricongiungersi al diedro sovrastante. Da qui la via traversa notevolmente verso sinistra seguendo gli spit su una placca grigia caratterizzata da zolle erbose. Un passo duro porta a superare questa placca (6b) per poi risalire in verticale fino alla sosta successiva. 45 m, VI (passo di 6b attrezzato), fix 8.
- L12: la via attacca verso sinistra e segue tratti di roccia intervallati da zone erbose. Seguire le linea degli spit e superare i singoli muretti fino ad un canale erboso. Risalirlo per qualche metro e poi attaccare il muretto sulla destra puntano allo spit. La sosta si trova sulla verticale qualche metro sopra. 50 m, V+, fix 7.
- L13: traversare a sinistra e risalire l’evidente diedro al cui centro è presente una barra di roccia attrezzata. Un passo centrale su questa barra è azzerabile o aggirabile passando su zolle erbose instabili sulla destra. Superato un tettino sulla sinistra la via prosegue su terreno d’avventura con spit radi fino alla sosta successiva, leggermente sulla destra. 50 m, VI, fix 8
- L14: salire verticalmente puntando ad un gendarme sulla verticale della sosta che presenta l’uscita della via. Una volta raggiunto il gendarme, sotto il quale è presente l’ultimo spit, si traversa decisamente verso destra sulla facile cresta erbosa per circa 15 metri e reperire l’ultima sosta. Da qui si sbuca sul pianoro sommitale del Cars vicino alla croce di vetta. Il sentiero della normale si reperisce ai piedi della croce sulla sinistra. 50 m, V+, fix 7
Prima libera: G. Ornati e R. Caivano il 22/05/2022