Da Albenga si sale sul crinale di fronte al mare. Si passa, quindi, sul versante in ombra fino ad una sella erbosa che permette di “rivedere” il mare per tutto il resto del percorso. Pochi minuti per la cima del Monte Castellaro (m. 515). Ritorno alla sella e discesa su Solva, località dell’entroterra di Alassio, arrivando al belvedere “u barcun d’Arasce” (il balcone di Alassio). Si affronta una strada eccezionalmente panoramica (asfalto e sterrato): in basso,i veicoli sulla Via Aurelia contemporanea; di fronte l’affascinante presenza del mare.
Nell’ultimo tratto s’incontra il sito archeologico romano con interessanti cartelli che spiegano le caratteristiche dei reperti visibili. Si chiude l’anello poco prima del ponte sul fiume Centa.
Qualche ora di cammino con splenditi panorami sulla piana di Albenga, su Capo Mele, sull’isola Gallinara. Pini, lecci, uliveti in quantità, macchia mediterranea. Vegetazione più rigogliosa e varia nel tratto di percorso a settentrione. Contrasti con i pendii aridi (a causa delle scarse precipitazioni e dell’alta temperatura media annuale: 17°, come quella del Golfo di Napoli) alle spalle di Albenga e Ceriale. Ulteriori contrasti a nord per la linea frastagliata dell’orizzonte con montagne innevate.
Oltre ai panorami, un’altro motivo di interesse sono i reperti archeologici: dai tratti ben conservati della Via Julia Augusta, l’antica Via Aurelia, a tombe, piloni e anfiteatro romani. Inoltre la chiesa affrescata di S.Anna ai Monti (IX – X sec.) , la prima parrocchia di Alassio, in non buone condizioni di conservazione.
Alassio: centro turistico scoperto dagli Inglesi nel secolo scorso. Centro storico medioevale allineato lungo la stretta via principale. Il “budello”
L’escursione non prevede l’attraversamento del centro cittadino.
- Cartografia:
- n.15 IGC TORINO Albenga – Alassio - Savona