- Accesso stradale
- innevata
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Cielo parzialmente coperto con qualche occhiata di sole, banchi di nebbia qua e là, niente vento. Oggi, in verità, troppa neve recente e leggera, per fare un giro come questo, anche se del tutto sicuro per via delle lievi pendenze e della fitta vegetazione. Abbiamo impiegato quasi cinque ore per superare il modesto dislivello di poco più di ottocento metri, destreggiandoci tra larici, ontani, pini mughi, pietraie e con la neve che, troppo spesso, cedeva al nostro passaggio, facendoci affondare fino alle parti più intime. A complicare il tutto, la comparsa di tre scialpinisti, uno dei quali del tutto sgradevole, oltre che testardatamente asino, visto che, ma questa è stata un’imprudenza nostra, il sapientone ci ha “guidato” pure fuori rotta. Anche quando poi, finalmente, noi abbiamo deciso di cambiare aria, non è stato facile liberarci da questo fastidioso fardello.
La discesa, fino alla sterrata, è stata un’altra avventura, lungo un percorso più diretto, ma anche più accidentato e con la neve così lenta da costringerci a spingerci per quasi tutto il tempo.
In conclusione: una singolare e bella giornata trascorsa in montagna con Mamao Petruz bumbum e Cri la formica rossa.