I primi quattro tiri, il cosiddetto zoccolo Trombetta, sono poco proteggibili e hanno pochissimi spit. In alcuni tratti si tratta di fare fino al 6a (come se si fosse) slegati. Etica pericolosa, accettabile a patto di segnalarla molto bene a chi voglia fare la via.
Il resto della via continua ad avere pochissimi spit, ma quelli giusti: si protegge bene, ed è una gran via!
Spettacolare L6 (6b+) dove ci si dirige verso l’enorme “bocca” di granito, per schivarla all’ultimo.
Divertente fessura di mano in L7 (6a+), consigliati i guanti.
In L10 (6b+) il passo duro è protetto da uno spit, invece poi confermo l’assenza della placchetta sullo spit verso la fine del tiro; cmq non se ne sente la mancanza perché in qualche modo ci si protegge. Ancora, sul finire di L10 meglio non andare troppo a sinistra sulla parete est, perché la sosta è in realtà in alto più o meno sullo spigolo tra la parete nord-est e quella est (noi invece siamo andati decisi sulla parete est e le corde poi tiravano all’inverosimile).
L12 (6b) è una corta fessura di dita da non sottovalutare. Molto bella cmq.
L13 non l’abbiamo fatta, visti i pareri di scarso interesse e probabile incastro corde.
Grazie a Mirko per la bella avventura insieme!
E ovviamente agli apritori Giorda e Trombetta.