Avvicinamento diretto non provato. Il “nuovo” avvicinamento è davvero sporco.
Non abbiamo fatto i tiri sulle placche perché già fatti una volta (non il massimo comunque).
Primo tiro del secondo settore strapiombante ma con buone prese, bello e molto continuo.
Secondo tiro ancora strapiombante nella prima parte poi placca fino all’uscita su muschio e licheni che sembra di essere in un presepe (non sostare sulla sosta appena sotto l’uscita ma attrezzarne una sulla betulla poco sopra).
Di qui raggiungere una grossa pietra con un segno rosso-bianco, svoltare a sinistra e continuare fino a una grossa pietraia (non quella piccola che si incontra subito), salirla, attraversare un lariceto e arrivare sotto l’ultimo settore.
Primo tiro veramente tecnico (secondo me 6b+) ma abbastanza ben chiodato nella parte dura. Altri tre tiri carini (ultimi due dei cinque sul terzo settore concatenabili, ultima sosta su clessidra) ma a tratti veramente sporchi.
Arrivati in punta camminare verso nord e oltrepassata la vera cima scendere sul lato opposto a un colletto. Seguire le indicazioni per bonnet-bars d’la taiola. Dopo un paio di tornanti una deviazione verso sinistra (cartello) permette di raggiungere il bars se si lasciano gli zaini li come abbiamo fatto noi, per evitare di fare tutto il giro.
Utile qualche friend, specialmente per il primo tiro degli strapiombi.
Spit di progressione buoni anche se un po’ vecchiotti. Le soste invece sono da mani nei capelli!!
La via a parer mio merita davvero poco, fatto salvo per la vista dalla cima.
Con Eli