La Carta della Val Soana della Mu, riporta solo la Cima del Cavallo, quotata 2847, poi quota la punta più ad Ovest 2928 e le affibbia il nome di Punta della Cadrega, nome sbagliato in quanto la Punta della Cadrega è posta ad ovest del Colle della Cadrega, con quota 2935, sul crestone est della Torre Lavina. Quota pure una punta 2919, che parebbe essere proprio la Punta n° 2.
Ci permettiamo di dire pure la nostra, ovvero i nostri Gps non si discordano molto, pertanto riteniamo BUONA la quota Mu 2919 alla Punta n° 2 mentre alla Punta n° 3 ci affidiamo unicamente ai nostri strumenti che dicono 2911 metri.
Percorso su sentiero segnato con tacche bianco-rosse fino al Casotto PNGP dell’Alpe Giavino, m. 2154, segue tratto non segnato, con leggera traccia fin verso quota 2400, resto fuori sentiero. Il tratto finale nei canalini che portano agli intagli fra le punte ed il percorso di cresta richiedono spesso l’uso delle mani e a volte su percorso molto esposto.
Parcheggiata l’auto nella piazza della borgata Forzo, seguire il sentiero del Bivacco Davito fino al bivio, appena dopo il ponticello in legno sul Rio Lasetto; seguire il sentiero che sale a destra alla borgata Boschietto.
Alla chiesetta di Boschietto seguire a destra il sentiero che attraversa i prati dietro le case ed inizia ad alzarsi nel bosco con una serie di strette giravolte ed esce dal bosco alle baite diroccate di Percetti m. 1800.
Andando a sinistra si supera una barriera rocciosa e si giunge alla baita Sengie; andando a sinistra si supera una seconda barriera rocciosa e si giunge alle Baite Biestan e da queste salire verso destra un pendio erboso giungendo sulla dorsale da seguire fino al Casotto PNGP all’Alpe Giavino dove termina il sentiero segnalato dai bolli di vernice bianco-rossa.
Senza cambiare direzione salire dietro il casotto su vaghe tracce di animali giungendo ad un piano, piegare a destra e percorrere un traverso verso est fino a superare due grandi torrette in pietra poste sul pendio soprastante, svoltare a destra raggiungere e superare le torrette per piegare nuovamente a destra in salita raggiungere l’inizio di un piano che sale dolcemente a nord-ovest.
Dal piano salire verso nord il canale solcato da cima a fondo da una pietraia cercando il passaggio migliore fra erba e pietraia giungendo alla Bocchetta della Vallotta.
Dal colle piegare a sinistra e risalire la larga valletta posta ai piedi delle bastionate rocciose per tutta la sua estensione e giunti sotto il canalino che conduce all’intaglio fra la quota 2919 e la quota 2911, risalirlo al meglio fino ad arrivare alla sommità dell’intaglio; salire a piacimento le due quote ritornando poi all’intaglio.
Discesa per lo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Val Soana
- Bibliografia:
- CAI-TCI Gran Paradiso