La via a dire la verità non ci ha entusiasmato; a nostro avviso le difficoltà non superano il 5c. La chiodatura è ravvicinatissima sui due tiri un po’ più impegnativi, un po’ più lunga sul facile. La roccia è in generale buona ma ci sono dei tratti piuttosto rotti nell’ultima parte.
Rispetto alla relazione presente qui su Gulliver non ci torna il conto dei tiri: anche contando i tiri di trasferimento (cengia erbosa dopo il secondo tiro, che noi abbiamo unito con la lunghezza successiva, e cengetta di sfasciumi prima dell’ultimo tiro che esce in vetta) ne vengono 8 e non 9… in pratica, L6 e L7 ci risultano essere un unico tiro di 45 m.
Discesa con 4 doppie lunghe; occhio ai sassi nella prima calata che si svolge su terreno assai friabile.
Molto bello l’ambiente, soprattutto in questa stagione.
Oggi abbiamo preso parecchia pioggia lungo il rientro in Val Serenaia.
Con Sandro.