- Accesso stradale
- Parcheggio ai piani dei resinelli e poi seguire sentiero delle foppe o dei morti, poi seguire evidente traccia sotto al rifugio che va verso le pareti.
Bellissima via che abbiamo fatto insieme alla normale del cinquantenario. Come accennato in altre relazioni, la via non è difficile, ma la chiodatura della via richiede massima attenzione anche se si ha molto margine con il grado.
Se non ci sentisse sicuri è comunque possibile integrare con nut. Io ho portato una serie di friends e nuts per sicurezza, ma alla fine ho usato solo l’1 nel terzo tiro della Marimonti in una evidente lamona che si collocava tra due fittoni.
Il primo tiro della Marimonti partendo dal terrazzo, per evitare il problema dell’attrito delle corde, io lo ho risolto saltando il primo fittone, e allungando i rinvii dei due successivi facendo il traverso con le spalle al rifugio e puntando direttamente alla sosta (non ho visto altri fittoni tra il fittone che precede la sezione di disarrampicata e la sosta).
Dalla cima, seguire l’evidente sentiero fino alla catena per la calata. La catena per la calata si trova alla sinistra di un fittone nuovo posto su un masso, probabilmente messo per assicurarsi in quei due metri abbastanza esposti per mettersi sulla catena.
Se si dovesse scegliere l’opzione della calata con la sosta intermedia, dirigersi ad una sosta con anello di calata nuovo, che si trova alla destra di una visibile catena arrugginita di una vecchia sosta (da ignorare).
Insieme a Cordon per la sua seconda via, con pubblico del rifugio a seguire la scalata in una bella giornata di agosto.