Dai pressi del rifugio scendere ripidamente una ventina di metri per inoltrarsi nel vastissimo Piano di Pezza, attraversarlo verso SO puntando ad un evidente costone boscoso nella sua prima parte (Costa Cerasole). Dopo aver passato un paio di piste di si di fondo lo si raggiunge per risalire nella faggeta con curve regolari e poco faticose. Belle vedute ovunque. Ove il costone spiana si punta verso l’evidente e tetro costone roccioso della Cerasa, lato N, percorrendo un lungo tratto in falso piano nel bosco. Terminato il pendio si svolta a sx (S) per attaccare il contrafforte N , pendio facile ma ripido, puntando ad un evidente asta ubicata sul crestone (costone della Cerasa, 2119m). Da lì, virando a dx (O) si segue a lungo la panoramicissima cresta a ferro di cavallo, superandone le due sommità: la prima 2159m (Cimata della Cerasa), la seconda 2182m (Costa della Tavola, 2h 30m). Ritorno per lo stesso itinerario. Proseguendo ci si calerebbe al Vado di Castellaneta 2068 m per poi salire al Capo di Pezza 2177 m (3,15 ore), da cui a sx (E) si stacca la Costa Stellata, con stupendo panorama sulla Magnola, la Valle il Bicchero, la Cimata Fossa dei Cavalli, il Cafornia e il Velino. E più lontano il Murolungo, Reatini, Sibillini, Gran Sasso, Majella e Marsicani (seminascosta dal Sirente).
- Bibliografia:
- Mazzoleni