Vi è la possibilità di trovare ghiaccio vivo verso i tre quarti del canalino, ove si stringe a collo di bottiglia. Fare molta attenzione in quel punto. Attenzione anche alle scariche di ghiaccio e roccia che anche se lievi possono essere pericolose.
prende sole fin dall'alba!
A fine inverno o un primavera utili racchette o sci per l'avvicinamento. Il dislivello tiene conto di alcune risalite al ritorno.
Attraversare la piana dell’Alpe Devero in direzione nord e salire al Pian della Rossa (cartelli indicatori) per pendii ripidi dopo l’alpe Campello. Giunti al Pian della Rossa svoltare decisamente verso ovest ed inoltrarsi nel vasto pianoro, risalendo al centro il vallone lasciato dall’antica lingua del ghiacciaio della Rossa.
Alla fine del vallone si distinguono chiaramente davanti a sè due canali quasi paralleli che risalgono le pendici del Cervandone, la cui cima (da questo punto a forma di sella) è ben visibile. Portarsi alla base del canale di sinistra (canale Ferrari).
Con ramponi, casco e piccozza risalire il canale (40° per 200 m, con tratti più ripidi) che, in caso di scarso innevamento, è subito chiuso da una strozzatura rocciosa, da superare sul lato sinistro con un passo di III (attenzione ad alcuni sassi mobili). Continuare poi a risalire il canale, in diversi punti molto stretto e con pendenze sempre sostenute, fino a sbucare ad un colle a circa 3000 m di quota. Anche l’uscita, in caso di scarso innevamento può presentare un tratto di misto.
Qui proseguire a sinistra affrontando quasi direttamente un ripido pendio che, con due brevi strappi, conduce alla facile cresta, prima nevosa poi rocciosa, che culmina con la cima del Pizzo Cervandone.
Discesa: tornare fino all’uscita del canale Ferrari ma poi salire in direzione nord tenendosi ove possibile a sinistra della cresta e seguendone grosso modo il filo con alcuni saliscendi. Superare per la cima un torrione di facile roccia marcia dal quale diventa visibile il Colle Marani.
Raggiungerlo tenendosi sempre a sinistra della cresta; percorrere poi in discesa tutto l’ampio vallone alla sua destra. Diventa visibile nuovamente il Pian della Rossa che si raggiunge senza percorso obbligato. Raggiungerlo e, ricongiungendosi alla parte bassa dell’itinerario di salita, tornare all’Alpe Devero.
- Cartografia:
- Kompass n. 89 - Domodossola
- Bibliografia:
- GMI Alpi Lepontine