Visita al tetto della Campania dal lato di Piaggine, dove mostra il versante più selvaggio fatto di canaloni e ripide parete calcaree.
Da piaggine, raggiungibile da Vallo della Lucania per Campora e Laurino, raggiungere valle dell’Angelo oltrepassando il ponte sulle gole del Calore, quindi seguire la strada asfaltata che porta alla Fonte dei Caciocavalli. All’altezza di un curvone seguire a sinistra la strada sterrata in direzione di Monte san Giacomo. Si attraversano prati e faggete fino ad uscire dal bosco, al successivo bivio seguire la sterrata a destra che porta al Rifugio Forestale del Monte Cervati, situato presso un pianoro. Dietro il rifugio si diparte un sentiero che tra radi faggi e pietraie conduce alla cresta del Cervati, quindi per vari dossi al punto più alto, indicato da un segnale trigonometrico. Sono presenti varie mulattiere, non tutte bene indicate, meglio avere una mappa del luogo.
Forse il lato preferibile per la bellezza dei luoghi, la prima parte di tracciato non lontana dal corso del Calore, la presenza di molte sorgenti, ma sono presenti accessi più diretti dal ponte Inferno presso Sanza oppure per la sterrata (percorribile in auto) che raggiunge la nevera a 1850m, non distante dalla vetta.
Giornata dal tempo incerto con un netto miglioramento nel pomeriggio che ha garantito ampi panorami e clima fresco.
Dal versante tirrenico del Cervati nasce anche il rio Bussentino che verso valle, all’altezza di Casaletto Saprtano, forma una splendida gola percorsa da un comodo sentiero. La bellezza del luogo e la presenza di numerose forre e cascatelle (Capelli di Venere) consiglia una deviazione anche solo di poche ore per chi stesse in zona Sapri-Maratea.