Salire il Cervino nella settimana dell’anniversario e con un week end di meteo spaziale… ci sarà il mondo +2…
e invece, saliti alla Carrel da Cervinia, una bella sgambata, traverso prima del colle del Leone ancora innevato, prestare un po’ di attenzione; passaggio della “cheminee” bello duro, forse il più duro di tutta la salita al Cervino.
Bivacco Carrel abbastanza pulito e accogliente, sabato sera circa 40 persone che però sono scese quasi tutte.
Purtroppo la neve pulita da sciogliere per l’acqua non è ancora molta, con l’affollamento e le temperature di questi giorni potrebbe finire presto; da tenere in considerazione per le prossime settimane in quanto NON c’è acqua.
Stendiamo un velo pietoso sullo stato del bagno! Una montagna di escrementi che straborda dalla latrina, inservibile!
L’odore si sente a 200 metri di distanza. Gas presente; portare comunque le pentole, quelle presenti sono fatiscenti.
Ad ogni modo, salita in ottime condizioni, noi siamo partiti dalla capanna alle 4:20, alle 8:20 in punta.
Abbiamo messo i ramponi per 10 minuti, sul traverso del ghiacciaio del Linceu visto che il cavo metallico è parzialmente coperto e la neve era di marmo (anche in discesa). Davanti a noi due cordate di polacchi, partiti un’ora prima e raggiunti alla scala Jordan; altre cordate dietro; praticamente abbiamo fatto salita e discesa praticamente soli!
Salita non difficile tecnicamente ma, la lunghezza, la roccia friabile, i pericoli oggettivi e l’esposizione ne fanno una gita completa, lunga e “di testa”.
Salita tutta in conserva protetta grazie ai numerosi cordini e spit un po’ ovunque. 4 ore per la discesa alla capanna e altrettante per il ritorno al Breuil. L’ultima funi è alle 16:30, veramente difficile da prendere…
Due doppie in discesa: una dalla corda della sveglia e una dalla cheminee. Portare qualche cordino, 6/7 rinvii;
Grande salita sognata da tempo e arrivata proprio nella settimana dell’anniversario del 150°.
Con Luca e Pinuccio. 2500 in discesa non sono niente male…