Cervino o Matterhorn Cresta dell’Hornli

Cervino o Matterhorn Cresta dell’Hornli
La gita
darioalaimo
4 08/04/2011

La difficoltà ufficiale in condizioni estive è AD- naturalmente per questo periodo dell’anno e nelle condizioni incontrate la difficoltà aumenta un pò.
Ascensione effettuata 8/9 Aprile 2011 in circa 36 ore incluso pernottamento in discesa alla Solvay senza mai togliere i ramponi, temperature stimata in vetta con vento 30/40 Km tra intorno ai meno 15 gradi; condizioni invernali. Innevamento lungo quasi tutta la cresta, verglas sulla parte alta dopo i canaponi. Cavi di acciaio sotto la solvay quasi interamente ricoperti (e quindi inutilizzabili). Seria (ma non impossibile) difficoltà nel trovare l’itinerario ufficiale di salita.

Dato che la descrizione dell’itinerario si può trovare su qualsiasi guida o format preferirei limitarmi a dare qualche valutazione di massima che io e Enrico Pastori (Roma) abbiamo constatato durante e dopo la salita: naturalmente preparare bene i compiti a casa (descrizione della salita e maggiori punti di riferimento), preparazione fisica e mentale, doppia frontale, fornello obbligatorio alla Hornli non c’è luce, gas, acqua (dietro il rifugio invenale della Hornli hutte esiste un tubo che di giorno offre acqua di fusione), sacco a pelo e piumino, guanti di riserva, forse un’altra piccozza.
Noi due abbiamo effettuato la salita slegati e senza mai fare una tiro di corda, tranne quello della Moseley Platte sotto la Solvay, ma questa è una scelta personale e spero che non induca a facili valutazioni. L’itinerario non è facile da trovare, consigliato andare in perlustrazione il giorno precedente. Per la discesa non lasciarsi ingannare dalla miriade di fettucce e cordini lasciati sulla Est, ma attenersi alle calate ufficiali (Grandi anelli o fittoni).
In continuazione alternanza di arrampicata su roccia e salita su ripidi pendii nevosi (circa 50 gradi non sempre consistenti), vuoto costante sotto i piedi, canaponi finali prima dell’ultimo pendio molto faticosi con un tratto verticale/strapiombante (scaletta/catena di un metro di lunghezza per tirarsi ma non per salire con i piedi).
Se si comincia a trovare sfasciumi o roccia marcia significa che si è fuori dall’itinerario di salita. Non seguire solo i segni dei ramponi ma intuire i passaggi sulla roccia la dove sembra più levigata. Ultimo pendio completamente ricoperto da verglas.
L’elicottero della Rega ci ha tenuto d’occhio fin dall’inizio. In discesa incontrate due persone che provenivano dal Picco Muzio e dalla Furgen.

Per visualizzare le foto della salita completa si può andare sul seguente Link:
http://darioalaimo.blogspot.com/2011/04/cervino-89-aprile-2011.html

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