Dal parcheggio dei Forni (2170 m ca.) imboccare la carrareccia che conduce al Rifugio Pizzini, questa dopo un breve ripido tratto si inoltra nella Valle di Cedéc e conduce senza difficoltà di percorso e di orientamento al rifugio.
In caso di instabilità del manto nevoso è consigliabile, al fine di evitare un pericoloso tratto nella parte iniziale seguire la cosidetta ‘via invernale’.
Quindi dal parcheggio inferiore (2140 m ca.) seguire la strada sterrata e portarsi in direzione dello sbarramento artificiale del’AEM, poco prima di questo deviare alla propria sinistra e raggiungere la strada sterrata per il Rifugio Branca.
Seguire in piano la carrareccia e superare il ponte sul torrente Cedéc (2216 m), appena dopo il ponte deviare alla propria sinistra e portarsi nei pressi della Malga dei Forni. Da qui con un traverso addentrarsi nella valle di Cedéc, raggiungendo appena possibile il fondovalle, lungo il quale si prosegue sino al rifugio.
Dal rifugio, o appena prima di questo nel caso si provenga direttamente dal fondovalle portarsi in direzione della Vedretta di Cedéc e seguendo grossomodo il fondovalle su terreno aperto raggiungere il ramo più settentrionale del ghiacciaio (in linea generale poco a monte della stazione inferiore della teleferica per il Rifugio Casati).
A circa 2950 m di quota immettersi sul ghiacciaio, dapprima scarsamente inclinato, per raggiungere poi una zona più ripida e crepacciata. Superare questo tratto e prestando attenzione agli eventuali crepacci puntare alla conca posta a a circa 3600 m di quota alla base del versante NW del Monte Cevedale. Da qui deviando alla propria sinistra si raggiungono i pianori della Vedretta del Cevedale dove si trova la traccia proveniente dal Rifugio Casati; con un largo giro si affrontano i ripidi pendii sommitali della montagna, si oltrepassa la crepaccia terminale (talora è necessario togliersi gli sci) e percorrendo un’ultimo breve e panoramico tratto si raggiunge la sommità con gli sci ai piedi.
Premettendo che le discese dalla vetta del Monte Cevedale sono innumerevoli, consiglio la discesa per la via di salita che è senza dubbio meritevole.
Dalla vetta una volta calzati gli sci abbassarsi in direzione N seguendo l’itinerario verso il Rifugio Casati.
Dopo una prima ripida parte (neve spesso ghiacciata e ventata all’inizio) si giunge a circa 3550 m di quota sul vasto pianoro glaciale della Vedretta del Cevedale, da qui abbandonare la via verso la Casati e deviare decisamente alla propria sinistra portandosi sulla Vedretta di Cedéc.
Scendere gli stupendi pendii della Vedretta di Cedéc, scegliendo di volta in volta il percorso più opportuno e prestando attenzione ai numerosi crepacci.
Giunti a circa 3100 m di quota portarsi verso il margine orientale del ghiacciaio a ridosso del pendio sottostante il Rifugio Casati e scendere in direzione del Rifugio Pizzini (2734 m), senza toccare necessariamente il rifugio, scendere lungo l’ampio fondovalle della Val di Cedéc per poi portarsi a ridosso dei fianchi settentrionali del Monte Pasquale dove con un lungo traverso si raggiunge la Malga dei Forni da cui si rientra in breve ai Forni.
- Cartografia:
- IGM
- Bibliografia:
- Scialpinismo dal Sempione allo Stelvio (Malnati)