- Quota neve m
- 2700
Gita conclusa ai 3254 metri del rifugio Casati per le condizioni metereologiche proibitive ed avverse. Siamo partiti per questa trasferta confidando in condizioni meteo migliori: le previsioni indicavano una certa variabilità, ma più verso il bello che il brutto… Come sovente accade, soprattutto in montagna in questo periodo stagionale, sui monti più elevati, la variabilità si traduce in tempo avverso. Pazienza, speriamo di avere più fortuna la prossima volta. Per noi (o perlomeno per me), è stata comunque una traferta positiva, il primo approccio e la prima gita in questa bellissima zona alpina, che presenta uno “schieramento di montagne” bellissime, imponenti, maestose, anche con numerosi itinerari sci-alpinistici …spaziali… (Non è il coso che li elenchi in questa circostanza)… Dal parcheggio del Forni, a piedi fino al Rifugio Pizzini (chiuso), su una comoda pista. Si prosegue poi con gli sci su neve primaverile trasformata, con soprastante neve farinosa recente, che aumenta salendo di quota. Il cielo inizialmente nuvoloso, dopo il Pizzini, è ulteriormente peggiorato e pertanto per non avere problemi di orientamento, siamo saliti al Casati percorrendo il ripido versante frontale diretto, nei pressi delle teleferica, dove d’estate dovrebbe esserci un sentiero (e/o una traccia) che sale a zig-zag. A metà di questo tratto, altro deciso peggiormento meteo, e così ci siamo trovati nel bel mezzo di una bufera in piena regola. Con visibilità quasi nulla e su pendi molto ripidi, abbiamo proseguito a piedi con gli sci a spalla, percorrendo un canalino che ci ha portati a 150-200 m circa a sx del rifugio Casati (un pò sopra il rif. Guasti), che fortunatamente si intravedeva visto anche le sue notevoli dimensioni. In questo tratto, scarsa visibilità, molto freddo, ma soprattutto vento ancora più forte. Nonostante il mio non trascurabile peso (kg…), zavorratto dallo zaino e dagli sci…, era difficile (molto difficile) rimanere in piedi… Decisamente diverso l’ambiente all’interno del rifugio: riscaldato (evviva!!!…), accogliente, con una ottima cenetta. Solo per noi e per altri 4 austriaci (o tedeschi) che sono saliti dall’altro versante, da Solda. Grazie al gestore, per l’accoglienza e la cordialità. Con lui siamo scesi al mattino, questa volta sul percorso sci-alpinistico tradizionale. Questa mattina e nella notte il vento è calato, ma non la nuvolosità, impenetrabile in alto, e quindi non c’è stato altro da fare che scendere. Ottima neve e bella sciata fino al Pizzini, anche oltre e un pò più in basso su lingue di neve, poi a piedi al parcheggio dei Forni, per il lungo rientro.
Con Susanna Z., che ringrazio per avermi accompagnato e seguito con facilità e disinvoltura (anche mentre imperversava la bufera) e con uno stile alpinistico di qualità che ho apprezzato molto.