Gita in parte escursionistica ed in parte alpinistica. Partenza da Claviere per un sentierino a zig-zag molto scosceso si giunge abbastanza in fretta alla Batteria Alta (40-50min), da qua occorre fare molta attenzione ad imboccare il sentiero corretto, ovvero si deve andare sulla sinistra orografica (a destra guardando la montagna, ovvero nel senso di marcia), poco dopo la batteria ci si imbatte in un bivio non visibilissimo sulla sinistra. Attenzione a non proseguire dritti ed andare dietro al vallone.
Preso il sentierino inizia una salita abbastanza lunga fino al colle di attacco della cresta (2750 mt, 1:50-2h). Dal colletto si deve tagliare la pietraia sull’esile ma evidente sentierino che corre proprio sotto la roccia.
L’attacco della parte alpinistica si scorge subito grazie alla presenza di bolli e di uno spit ed è segnalata sempre da bolli rosso/rosa, individuabili di volta in volta. Il terreno è relativamente facile, però scarica parecchio a causa di sfasciumi e detriti, per cui meglio distanziarsi tra compagni di gita (casco necessario!). Qualche passaggio impegnativo ma per il resto, solo molta attenzione e concentrazione, non abbiamo avuto bisogno di corda o altro. Si giunge in vetta (3131 mt, 3,5-4h) dopodichè inizia la lunga discesa per la via Normale, senza difficoltà, chiudendo il giro di rientro a Claviere, dove si giunge, con qualche taglio e scorciatoia, dopo 14-15km totali (5-5,5h).
Fatta con Alessio, prima volta per noi su percorso alpinistico, l’abbiamo affrontata con cautela, ma dopo poco prendendo confidenza con il terreno è diventata una divertente scalata, piena di appigli e possibilità di soste. Comunque richiede attenzione, soprattutto ai principianti come noi, ai primi approcci su roccia. Giornata assolata, calda e terreno secco hanno contribuito alla riuscita della gita, di grande soddisfazione per noi.