Zainetto e almeno 1 litro d'acqua. Se c'è un po' di neve sullo Chaberton sul versante nord, consiglio di avere nello zainetto un paio di catene o i ramponcini per la discesa.
ATTENZIONE!!! ALLA DATA DEL 6/07/2019 LA STRADA MILITARE FENILS-CHABERTON E' FRANATA IN MANIERA IMPORTANTE DOPO IL BIVIO CON IL SENTIERO PER IL LAGO DI DESERTES ED E' IMPOSSIBILE DA SUPERARE ANCHE A PIEDI. L'UNICA VIA DI ACCESSO AL MOMENTO E' DA CLAVIERE/MONGINEVRO.
Partenza da Fenils in prossimità della fontana dove c’è un segnavia sulla sinistra che porta a Cesana (1h10′), eventualmente da fare al rientro del giro che vado a descrivere. Si inizia a salire in direzione del vallone da cui ci si incammina verso lo Chaberton.
La prima parte di salita si può fare in due modi. O tramite la via classica già descritta in altre recensioni e che consente più o meno di arrivare correndo al Colle dello Chaberton (2690m).
Oppure in maniera un po’ più avventurosa e (per me) più piacevole che vado a descrivere. Dopo aver oltrepassato l’agriturismo la Gerla, ci si tiene sulla sinistra attraversando il torrente pochi metri dopo. Qui inizia la salita nel bosco. Si ignora l’indicazione con cartello a sx e si procede in salita tenendosi sempre il torrente sulla destra.
La salita è ripida su una traccia poco visibile (qui non si corre!), ma essendo poco frequentata consente di godersi appieno la flora e la fauna del luogo. A volte si incrociano dei vecchi segnavia rossi su tronchi di piante e consentono di tenere una buona direzione anche se il modo migliore per orientarsi sono il torrente alla destra e la parete est dello Chaberton che ogni tanto fa capolino tra il fitto bosco.
A quota 1900 m circa si attraversa un canalone che scende ripido dal versante est e che consente di riportarsi verso la via di salita classica, con la quale ci si ricongiunge a quota 2050m.
Da qui in poi si segue il sentiero (o la mulattiera) passando prima per il Clot Des Mortes (2457m) e poi per il Col dello Chaberton (2690 m).
Al colle si devia a sinistra dove inizia la salita ripida verso la cima. Si possono evitare i diversi tornanti seguendo le tracce ripide che li tagliano e che sono contrassegnati dai bollini rossi o gialli. Dalla vetta (3131m) si possono osservare le tante cime delle Alpi dell’Alta Val Susa e della Val Chisone, nonché tutte le cime più alte del Brianconnese, della Vanoise e degli Écrins. Prima parte della discesa da dove si è saliti, fino a ritornare al Col dello Chaberton. Da qui si prende l’indicazione per Claviere (6,1 km) e si inizia a scendere l’evidente sentiero.
La prima parte della discesa termina in un pianoro sulla cui destra sono visibili degli impianti di risalita per lo sci invernale. Breve salita che porta ad una mulattiera su cui ci si resta per un centinaio di metri. Poi altro bivio (indicazione Claviere 3,4 km) e si scende a sinistra. Dopo qualche centinaio di metri bisogna scendere un altro sentiero (poco evidente) che consente di portarsi alla sinistra orografica del Rio Secco. Qui il sentiero scende più deciso e consente di perdere quota fino all’attraversamento del torrente mediante un ponte di legno (non stabilissimo) e un passaggio su un breve tratto leggermente franato. Da qui si iniziano a vedere le prime case di Claviere. Il sentiero termina e si imbocca l’evidente mulattiera che porta sulla statale che attraversa Claviere. Giunti alla statale si prosegue a sinistra su asfalto fino ad arrivare alla Cappella di san Gervasio, poco dopo il parcheggio per il ponte tibetano. Da qui discesa per le Gorge di San Gervasio lasciandosi sulla destra la bellissima ferrata della Rocca Clarì e sbucando poi nuovamente sulla statale che scende a Cesana. Qui si rimane su asfalto, e si seguono le tracce bianche e gialle, che dopo qualche chilometro portano nell’abitato di Cesana. Si attraversa la via centrale e si arriva alla rotonda per Sestriere(/San Sicario e Busson. Dalla rotonda si va a sinistra e qui si può decidere di proseguire su asfalto fino a Fenils oppure di rientrare di qualche centinaio di metri verso Cesana (all’altezza dell’altra rotonda per salita al Monginevro) e di prendere sulla destra il sentiero che porta direttamente a Fenils, all’altezza della fontana di partenza.