Charmantagne (Pic de) – Cresta Trekkinella

Avvicinamento praticamente falesistico dall’alpeggio (50min). Il V di L1 in scarponi dà una bella sveglia (volendo è evitabile a dx per erba ripida) e la roccia è da controllare, non è tutto oro. Tra il trasferimento e la doppia, non so come, abbiamo fatto solo 3 tiri da 40-50m, allungando un po’ le protezioni senza neppure particolari attriti (IV+ finale per raggiungere il cordone esposto e per nulla scontato). Doppia breve ma abbastanza scomoda per conformazione della guglia da cui ci si cala. Unito anche L10+L11 senza problemi (qui IV+ soft). Diedro di L13 divertentissimo e ben manigliato (anche qui sarei per IV), su L15 non conviene seguire il filo ma stare molto bassi su cenge con ginepri fino alla base di L16, che noi abbiamo salito nel diedro-camino di dx (non più di IV), uscendo a dx del cordone. Il camino di L17 si vede solo se si scende a sx, è un bel IV+ vecchio stile, molto dolomitico/apuanico. La fessura di L18 a me è piaciuta moltissimo, sicuramente va scalata con decisione, soprattutto perché se non si ha un doppio 3BD alla fine si mette solo una vera protezione bomba (io ho messo anche un cordino su spuntone e poi un #2 completamente aperto, più psicologici che altro). Ancora esposto l’inizio di L19 e poi un attimo da ricercare (discesa non banale fino al blocco incastrato). L20 non l’abbiamo trovato ma si esce comunque comodamente sulla cresta facile finale, al massimo a sx per sfasciumi. Discesa dall’ultimo canale a dx, erba e sfasciume veloce e ripido fino al sentiero. Materiale usato: corda da 50m, friend 0.3-3BD, 5 rinvii (ne bastano davvero 3, almeno 1 allungabile però), abbondanti cordini per soste e spuntoni.

La cresta a me è piaciuta molto, varia e sostenuta, ovvio va presa come una via “Marlier” (gradazione D- secondo me un po’ strettina..), nonostante l’ambiente bucolico va presa con decisione: sicuramente bisogna essere a proprio agio a scalare su questi gradi in scarponi per godersela, altrimenti può risultare un bel bastone. Con Pietro