Giornata dura per gli arrampicatori scarsi come me; i primi sette tiri che, fortunatamente ha salito da primo l’inarrestabile Emanuele, sono veramente tosti con tratti anche molto continui di 6b.
Allora via all’artificiale che in un modo o nell’altro ha permesso a chi tirava la via ed a me e Walter che salivamo dietro di riuscire a passare.
Il diedro non era poi tanto bagnato,l ma la roccia non offriva nessuna aderenza e dove non vi era più la fessura di fondo, salire è davvero un impresa.
Dopo l’ultimo muretto verticale del 7° tiro, la musica cambia e posso offrirmi per dare il cambio davanti per gli altri sette tiri che non offrono grosse difficoltà ( un solo passo di 6a ) e che portano verso l’alto.
Unico momento di panico per me è stato il ravvicinato incontro con una vipera che strisciava sulla cengia a pochi cm dall’appiglio cui ero aggrappato,brrr….
La discesa in doppia lungo la ” Tommy ” è terminata ormai al calare della sera e la discesa all’auto è avvenuta al buio.
Per questa impresa nel mondo del VII grado, a me finora sconosciuto, devo ringraziare lo spirito vincente di Emanuele senza il quale oggi salire sarebbe risultato impossibile e la compagnia del valido Walter mai in difficoltà neppure sui tratti più impegnativi.
Sulle vicine “Tommy” e “40 anni” diverse cordate, mentre noi eravamo soli e sperduti nell’immenso diedro terrificante.