Molto impegnativo l'avvicinamento (2h circa), pericoloso in caso di neve instabile.
Risalire il vallone in direzione del colle di Vofrède, fino all’evidente biforcazione. Seguire il largo canale di dx fino alla cascata evidente. Sci sempre necessari, quindi ARTVA, pala e sonda!
La cascata si presenta molto larga e quindi è possibile salirla con difficoltà e lunghezze diverse, entrambe in crescendo da sx verso dx.
Stando a dx il primo muro deve essere spezzato in due tiri. Il primo da 45m circa fino ad un buon riposo e punto di sosta; con la seconda lunghezza (da 50m) si esce dal muro, si supera la fascia nevosa intermedia e si può salire qualche metro del secondo muro, mettendosi al riparo tra ghiaccio e roccia. Il terzo tiro da 45m permette di uscire sul pianoro superiore. Sia il primo che il secondo muro sono tendenzialmente verticali. Soste su ghiaccio.
Discesa su abalakov o a piedi continuando 100m verso monte e scendendo per un ripido pendio nevoso che riporta nel canalone e quindi alla base della cascata.
- Bibliografia:
- Matteo Giglio - Effimeri Barbagli - 2014 Tipografia Valdostana