- Equipaggiamento
- MTB
Volevo segnalare una variante al giro descritto:
dopo aver raggiunto da La Magdeleine il primo bivio per Chamois si prosegue sempre su asfalto, ignorando la deviazione sterrata per Chamois: la strada entra in un bellissimo bosco di conifere, che sprigiona le sue essenze ed i suoi rumori. Le pendenze sono molto dolci, almeno sino al termine dell’asfalto (dopo circa 11 km): ora si pedala con pendenze decisamente più accentuate su una larga carrareccia molto ben tenuta. Un primo scollinamento ed un breve tratto di discesa conducono ad un bivio segnalato da cartelli lignei: dritto si va a Chamois, ma noi prendiamo a destra per il Col Pilaz(mt. 1970) raggiungendo dopo pochi metri un amena radura panoramica con un delizioso laghetto.
Un grande pannello informativo ci informa sulle varie possibilità escursionistiche: noi proseguiamo sulla carrabile alla volta degli alpeggi di Champlong. In alcuni tratti le pendenze si fanno proibitive, ma non mancano i tratti in cui si può rifiatare: passiamo alla nostra destra il bellissimo laghetto di Clarey e giungiamo al grosso alpeggio di Grand Comuna. Ci attende una rampa vertiginosa che metterà a dura prova le nostre doti di equilibrismo (velocità 4-5 km/h….), ma il più ormai è fatto: arriviamo infatti in una zona decisamente meno impervia, ove sorge l’alpeggio di Champlong (mt. 2317) adagiato in una splendida conca disseminata di laghetti. Purtroppo la giornata grigia e le nuvole basse non consentono di godere appieno di questo splendore: proseguiamo così sulla carrabile, che ora presenta un fondo più dissestato, arrivando in breve ad un colletto (mt. 2350) dal quale comincia una ripida discesa che ci porterebbe dritto a Chamois.
In realtà dopo aver raggiunto l’alpeggio di Foresus mt 2089 si attraversa il torrente e si devia a destra in forte salita seguendo una pista di servizio degli impianti: ignorando il bivio ad un tornante e continuando a salire si giunge al grande alpeggio di Glavin mt 2152 (magnificamente ristrutturato, sembra un albergo…..). Da qui si traversa in diagonale sotto la linea della seggiovia che sale da Chamois sino ad un piazzale da cui si diparte un altro impianto. Dritto di fronte a noi si imbocca una traccia erbosa che seguiremo in forte salita sino a raggiungere una sterrata che taglia il pendio a mezza costa e che arriva dalla Punta Fontana Fredda. Seguendola in discesa verso sinistra raggiungiamo in breve il Colletto di Cheneil mt 2277. Si inizia a scendere su una facile traccia erbosa e dopo 200m circa si gira a sinistra (indicazione Cheneil su un sasso in rosso: prestare attenzione, non troppo visibile); inizia ora un single track da brividi, per molti tratti si è costretti a scendere dalla bici in quanto il sentiero è molto impervio e spesso ostruito da radici e pietroni, ma nella sua parte terminale, dopo alcuni saliscendi prima di arrivare a Cheneil, migliora notevolmente. L’arrivo nella conca di Cheneil mt 2105 è molto suggestivo: il borgo infatti non è raggiungibile dalle macchine ed ha conservato un fascino d’altri tempi. Se le condizioni meteo lo permettono la vista sul Cervino è da cartolina, ma oggi purtroppo le nuvole non ci consentono di assaporare questa meraviglia. Lasciamo Cheneil dirigendoci verso la chiesetta e prendendo il ripidissimo tratto sterrato che porta al sottostante parcheggio. A questo punto comincia la lunga discesa che ci condurrà dapprima a Valtournenche e quindi, lungo la statale, al punto di partenza ad Antey