Naturalmente questa piacevole salita si può fare senza problemi anche dal Rifugio Genova e raggiungere il Colle del Chiapous da Sud, dove i due itinerari si incrociano e proseguono con lo stesso percorso verso la cima. Nella parte alta del Vallone del Chiapous (pendii ripidi e cresta finale) spesso sono necessari piccozza e ramponi, da considerarsi BR fino alla conca tra la Rocca Barbis e la Cima del Chiapous, e BRA/F nell’ultima parte, quindi non banale e da salire con una certa attenzione.
Arrivati a Terme di Valdieri m. 1368, si valica il ponte e si va a parcheggiare nelle piazzole del parcheggio posto in basso sulla nostra sinistra. Il sentiero inizia appena sopra il parcheggio (quota 1355 m.) (cartello indicatore), iniziando a salire sulla nostra sinistra (segnavia N8 e GTA), valicando il Rio Lourousa su una passerella in legno, ed entrando in una bella faggeta, dove il sentiero prende quota con numerosi tornanti. Il sentiero sale con una lunga serie di tornanti prima a sinistra e poi a destra, superando una pineta e poi altri larici, in vista del pianoro del Gias del Lagarot m. 1917 (da questo punto si gode di una magnifica visuale sul Canalone di Lourousa).
Dal Lagarot si trascurano eventuali tracce nella neve che portano a destra verso il Bivacco Varrone, proseguendo quindi a sinistra su dossi nevosi, alcuni pietroni affioranti e isolati larici, un ultimo avvallamento e un pendio più ripido a sinistra conducono quindi al soprastante e ben visibile Rifugio Morelli m. 2350 (ore 3,00 circa da Terme di Valdieri). Dal Rifugio si piega verso destra, con un traverso si riprende il centro del Vallone di Lourousa, che va seguito su pendii che gradualmente si fanno più ripidi fino all’impennata finale (una rampa piuttosto ripida) che può essere salita direttamente, oppure con le solite diagonali per tagliare il pendio. Superata la rampa, ci si trova davanti ad un falsopiano che in breve conduce al Chiapous m 2526.
Dal Colle si scende brevemente sul versante opposto (Vallone del Chiapous) e poi si piega a sinistra, risalendo il valloncello tenendosi inizialmente al centro e poi leggermente a destra verso la Rocca Barbis. Si raggiunge così il circo terminale del Vallone del Chiapous, trascurate sulla destra le eventuali tracce che portano alla Rocca Barbis, si volge a sinistra e si risale un pendio piuttosto ripido (40°) dove spesso sono necessari piccozza e ramponi, puntando in direzione di una specie di sella posta sulla cresta SE che collega la Rocca Barbis alla Cima del Chiapous.
Raggiunta la cresta, seguendola nei pressi del filo (o qualche metro sotto sulla sinistra) si scavalcano alcune roccette affioranti e qualche breve tratto ripido fino a raggiungere la vetta, sormontata da un grande ometto di pietre (quando non rimane sepolto dalla neve !) (ore 5,00 da Terme di Valdieri alla cima, ma il tempo di salita spesso è variabile a seconda delle condizioni della neve).
In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita (prevedere 3 ore dalla cima al parcheggio delle Terme).
Il toponimo “Chiapous” sta a significare “clap” o pietra…ed è un termine quanto mai azzeccato visto che nel periodo estivo sia la parte alta del Vallone di Lourousa che il Vallone del Chiapous sono costituiti da interminabili e faticose pietraie.
- Cartografia:
- IGC foglio 113