Non è però all'altezza delle altre vie del Chli bielenhorn che hanno roccia perfetta, tiri bellissimi ed esposizione maggiore.
Materiale:
13 rinvii - Una serie di friend Camalot C4 da 0,3 a 2 (3 non indispensabile))
La via presenta una chiodatura”plaisir” su quasi tutto il percorso e richiede poca integrazione. Fa eccezione la penultima lunghezza nella quale vi è un lungo tratto sprotetto (facilmente integrabile con friend intermedi) al termine del quale (ATTENZIONE!) è stata rimossa la piastrina di un fix e per rinviare quello successivo un potenziale volo avrebbe conseguenze (passo di 5b/5c)
Seguire il sentiero (ben segnalato) fino a raggiungere un tratto sotto una cascatella da dove si procede verso destra abbandonando quello principale, pareti già ben visibili.
Dopo un tratto in salita si arriva ad un pietraia con grossi blocchi e da qui è possibile salire direttamente per la pietraia (radi ometti) in direzione della parete sovrastante.
La via attacca l’avancorpo a sinistra (e più in basso) della parete dove è situata la classicissima Perrenoud.
Targhetta metallica con il nome della via alla base. 45 min. dall’auto.
L1: salire la placca e seguire la linea dei fix verso sinistra fino a raggiungere un bombé che va superato in spaccata (passo delicato di ristabilimento), e poi leggermente a sinistra fino a reperire una lama che consente di uscire verso la sosta. 40m circa, 6a+.(obbligatorio)
L2: seguire la placca verso destra (passo di aderenza, 6b azzerabile) fino a reperire una fessura delicata, seguita da un breve risalto erboso oltre il quale prosegue la fessura (ora con prese più nette). Tiro molto lungo, allungare le protezioni per evitare eccessivi attriti della corda (necessari 12 rinvii se non si inseriscono ulteriori protezioni). 50m circa, 6b oppure 6a/A0.
L3-L4: trasferimento su erba fino alla base della fessura (spit ben visibile) da affrontare in dulfer, poi placca facile verso sinistra fino alla sosta posizionata sotto all’enorme fessura/diedro. 50m circa, 6a (un passo).
L5: spostarsi leggermente a sinistra e risalire l’evidente fessura con chiodatura lunga (possibilità di integrare). 40m circa, 6a.
L6: facile risalto appena sopra la sosta per poi spostarsi a sinistra verso un breve muretto. 20m circa, 5c (un passo).
L7: spostarsi leggermente a sinistra in direzione di un cordone ben visibile, da qui disarrampicare (presenti un paio di spit per proteggere il secondo di cordata) e successivamente dirigersi, con un lungo tratto erboso (presenti 1-2 spit su massi), verso la base della parete situata di fronte (sosta con fix e cordone ben visibile). 3b (il tratto di disarrampicata) e poi trasferimento su erba.
L8: dopo un tratto iniziale di fessura e muretti, la roccia si abbatte e diventa più delicata (alcune prese da verificare, roccia strana che sgrana sotto ai piedi). 40m circa, 5c.
L9: spostarsi verso destra ed effettuare un breve trasferimento su erba fino alla sosta successiva (due fix non collegati, uno dei quali dotato di anello di calata).
L10: breve tiro in obliquo verso destra, con un singolo passo ostico. 20m circa, 5c/6a.
L11: spostarsi verso destra e salire un diedrino al termine del quale si scala una bellissima fessura da proteggere, si rinvia un fix e poi si procede su terreno più facile giungendo ad un cengetta da qui spostarsi a dx ,ATTENZIONE manca piastrina e dado del primo dei due fix, il che costringe a proteggersi in qualche modo per poter raggiungere il secondo dei due fix (volo potenzialmente lungo e pericoloso)
L12: spostarsi verso destra (roccia arancione) e, dopo un primo tratto facile in fessura, effettuare un’uscita verso sinistra in strapiombo. 20m circa, 6a.
Discesa:
Purtroppo non abbiamo individuato da subito la linea di discesa corretta ed abbiamo effettuato le seguenti calate:
• da S12 ad S11
• da S11 a S9 (calata fortemente verso sinistra, faccia a monte)
• trasferimento su erba da S9 a S8
• da S8 a S7
• da S7 ci siamo calati nel canale erboso a destra (faccia a monte) della sosta e da qui ci siamo spostati al di là del crinale erboso (situato sempre a destra), in direzione della parete da cui attacca la Perrenoud. Al termine di questa calata ci si ritrova in un canalino erboso esposto (fare attenzione!) nel quale bisogna recuperare le corde per poi spostarsi a destra (viso a monte) e superare il crinale erboso, oltre il quale è possibile scendere a piedi. In alternativa è possibile reperire una sosta, situata su un masso, e calarsi fino alla pietraia sottostante (la sosta è situata oltre il crinale erboso, dunque è comunque necessario effettuare un breve trasferimento a piedi nell’esposto canalino erboso).
La linea di calata prevista dai chiodatori è invece situata fuori via: dalla S12 bisogna reperire una sosta circa a metà dello sperone situato a destra (faccia a monte) della via di salita, al di là dell’enorme fessura che solca la parete. Le calate successive non sono però state verificate.