Dal piazzale degli impianti del Carello si imbocca la stradina sterrata che conduce al bar/ristorante e agli impianti di risalita proseguendo verso destra. Al secondo tornante si tiene la destra (località Carello), si lascia poi una deviazione molto ripida sulla sx e poco più avanti, quella che a destra scende all’alpe Carbonere. Superato un rio si lascia un’altra deviazione per poi portarsi sul traverso che passa poco a monte dell’Alpe Cialma e che raggiunge il piccolo invaso artificiale. Si continua a salire fino a quando dopo poco la strada finisce e si intuisce una traccia carrabile inerbita che conduce all’ultima baita diroccata posta sulla dorsale sotto la cima. Da qui, si pedala a tratti ancora qualche decina di metri poi, è spintage o portage a seconda dei gusti per gli ultimi 250 metri che separano dalla cima. Dalla vetta splendida vista sul gruppo del Gran Paradiso e sulle altre montagne della valle dell’Orco. Per la sua posizione isolata è una meta sempre al sole, ideale anche in autunno avanzato. In discesa si segue la dorsale percorsa in salita lungo il sentiero, a tratti ripido soprattutto sotto la cima ma divertente e vario. Raggiunta la baita diroccata si prosegue dritti sempre lungo tutta la dorsale seguendo il sentiero fino ad incontrare al fondo l’arrivo degli impianti a fune. Da qui scendere lungo le piste su percorso non obbligato fino a giungere alla partenza degli impianti e dunque al piazzale di partenza.
- Cartografia:
- Val Soana, Valle di Ribordone, Valle di Locana L'ESCURSIONISTA E MONTI editori