che posto Sea….la parete è solo il naturale culmine di un viaggio in questa selvaggissima valle lontana anni luce da tutto, sia per la lunghezza del percorso, sia per la natura della valle stessa.
Partiti alle quattro di sabato pomeriggio da Forno, zaino indecentemente pesante corredato di sci, ci avviamo al bivacco Soardi; la valle è davvero eterna, ma sale sempre dolcemente, il tramonto, la solitudine e i colori delle rocce alleviano la fatica e finalmente alle otto arriviamo al bivacco (le prime lingue di neve cominciano subito prima, si arriva senza sci).
Incontrati simpaticissimi milanesi che condividono con noi la serata tra mangiate e risate.
Sveglia alle 4 e mezza, un vento folle rimbomba in tutta la valle…umore nero, si dorme ancora una mezz’ora e poi si vedrà…almeno un giretto sotto la parete già che siamo arrivati fin qua.
Partenza alle sei, si procede bene, l’ambiente è incredibile!
Alle 9 arriviamo sotto alla parete…due cordate che arrivano dal lato francese stanno attaccando, il vento è abbastanza forte ma sembra sopportabile….rapido consulto e la gran voglia prevale sul resto.
Parete in gran condizioni, tanta neve, bella compatta, tacche belle profonde e si va via veloci senza nemmeno bisogno di legarsi.
Gli amici milanesi scendono la parete con gran maestria (dopo un inglese che se la fa dal primo all’ultimo metro in derapata….mah).
Noi optiamo per una più tranquilla normale arrivando contenti e soddisfatti a Pian della Mussa giusto per una bella merenda in piola!
bel weekend in valli assai care
con Max e Lu!