Portare con se n.d.a, friend e cordini, inutili chiodi.
L1: Salire la nera placca sovrastante puntando ad un evidente intaglio a V, uscire dall’intaglio e procedere per gradoni più facili lasciando a destra la larga parete gialla con tetto sovrastante. Transitando a dx tra uno spuntone e la parete si punta a dei gradoni al di sopra dei quali si rinviene la sosta su terrazzino. 28 metri, IV poi III, 1 spit. Sosta su 1 spit.
L2: Si sale la rampa, approfittando della fessura iniziale che la caratterizza, fino a raggiungere la base di un evidente diedro verticale. Affrontare il diedro con arrampicata delicata in uscita e proseguire per la paretina articolata. In pochi metri si guadagna la scomoda sosta. 30 metri, IV con 1 pp. V-, 1 spit. Sosta su spit e golfaro.
L3: Dalla sosta affrontare direttamente la placca lavorata a dx della fessura (roccia delicata) e con uscita aerea guadagnare il filo dello spigolo. Si segue ora lo spigolo meglio sul suo lato sx per rinvenire la comoda sosta su terrazzino. 25 metri, IV poi pp. III, 1 chiodo. Sosta su chiodo e golfaro.
L4: Si procede ora lungo lo spigolo salendo inizialmente la breve placca sopra la sosta poi scavalcando o aggirando gli spuntoni che caratterizzano la cavalcata della cresta che porta alla sosta. 35 metri, III+ III. Sosta su spuntone con cordone.
L5: Dalla sosta si supera atleticamente un intaglio esposto e si continua per cresta fino a raggiungere un cespuglio di mughi. Sulla parete a sinistra si rinviene uno spit di sosta e libro di via. 35 metri. III poi facile. Sosta su spit.
Rientro: Dall’ultima sosta si scende per il canalone che divide la cresta percorsa dalla parete est del Monte Ciareido. Prestare attenzione ai massi instabili. Quando il canalone sembra essere sbarrato ci si imbatte in un risalto roccioso che si supera con una breve doppia (spit con maglia rapida a sx faccia a valle). Si procede poi verso il fondo del canalone arrivando in breve all’attacco della via.