Partito da Prialli per il vallone Ricciavrè. Dal Piano di Pian Real il versante nord della cresta è innevato, ma si sale agevolmente appena più a ovest del colletto 2260 per un pendio poco inclinato a destra di una costa rocciosa. Dalla spianata della cresta a quota 2390 ottima vista sull’alto vallone della Balma. In discesa percorsa la cresta Ciarmgranda sul filo, sgombro da neve, poi, a circa 1750mt, poco prima della Rocca di Bauti, sceso nuovamente nel vallone Ricciavrè per rododendri.
Gita in completa solitudine. Camosci dappertutto, sia nel vallone sia sulla cresta, tanto da farmi sentire un intruso, sinceramente dispiaciuto di turbare la loro quiete perfetta. Poco prima dell’Alpe Ricciavrè sono stato perfino fatto oggetto di un bombardamento aereo da parte di un’aquila, la quale ha pensato bene di sganciare la carcassa putrefatta di un povero cucciolo di camoscio praticamente sopra la mia testa, evidentemente poco attratta dalle proprietà organolettiche del carico. Per fortuna il collimatore doveva essere leggermente starato poichè l’ordigno mi ha mancato di una decina di metri.
Chissà, forse anche lei voleva dirmi di non disturbare…