- Accesso stradale
- ottimo
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1400
- Traccia GPX
- Traccia da Balme
La gita di per sè è molto semplice, con una prima parte di spostamento, ma l’ambiente circostante è semplicemente maestoso, non ero mai stato al Pian della Mussa nel periodo invernale, merita davvero. In salita da Balme seguito la pista sulla sinistra orografica del vallone, battuta dal gatto delle nevi, ma con alcune possibili scorciatoie. Grazie al rigelo notturno anche fuori dalla pista del gatto la neve teneva molto bene. Raggiunto il piano è arrivato anche il sole, che a marzo ormai scalda parecchio. Bella passeggiata per i 2 km per arrivare al Rifugio Città di Ciriè, e finalmente si riprende a salire, sotto la parete della Ciamarella. I pendii che dovevano scaricare da queste parti ormai hanno dato, anche se si sono uditi molti tonfi di pietre e pezzi di ghiaccio che si staccavano un po’ dappertutto, sempre meglio stare a distanza dovuta. La salita verso il Colle Battaglia molto tracciata, ma con queste temperature (salita in maglietta) la neve molla subito. In ogni caso salita fino al colle senza particolari problemi, se non appunto il caldo infernale; per raggiungere la cima della Rocca Ciarva, dopo aver pranzato nei pressi del colle, ho dovuto fare un paio di tentativi per trovare il passaggio migliore, qui neve più abbondante e ancora cedevole, ci sono molte voragini nascoste tra le rocce. Al terzo tentativo, togliendo le ciaspole, sono riuscito a salire in una zona “sicura”, fino alle roccette sommitali.
In discesa neve caraibica, non esageratamente sfondosa ma non piacevole per scivolare, d’altra parte o si scende prestissimo o lo si mette in conto, ma godersi la giornata è la priorità.
Su questo itinerario oggi una quindicina tra racchette e scialpinisti, in zona visto tracce sul Ghicet di Sea e sulla Punta Rossa di Sea, che paiono in ottime condizioni (esclusa la parte bassa sopra il Pian della Mussa, ormai alla frutta. Altri itinerari sui versanti nord non tracciati.