- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti verso le 8 da Rhuilles, la neve la si trova subito e sino al ponte Ciatagnera a 2100 è prevalentemente portante. Passato il Thuras su un ponte di neve superiamo alcuni valangoni fin sotto l’imbocco del vallone del Pelvo o Clapiera. Risaliamo un conoide agevolmente e poi un breve tratto (20 m.) privo di neve oltre il quale si ricalzano gli sci e dove, con mia gran gioia, scopro di avere lasciato i coltelli a casa. Fortunatamente non ce n’è stato bisogno per tutta la salita. Risaliamo integralmente il vallone, molto regolare, sino al colle 3153 tra Ciatagnera e Pelvo. Dal colle alla cima si sale per ottimi nevai fino a 10-15 m di dsl dalla cima vera e propria che si raggiunge in breve a piedi. Attenzione solo ad una cornice in prossimità dell’ultimo tratto sciistico.
Dopo una sosterella inizia la discesa e sono 1000 m di firn perfetto; ci inquietiamo tuttavia per una valanga mica male scesa mentre eravamo in cima, essa ha lambito le tracce di salita, ma di valanghe ne sono venute giù anche dal versante Terranera che avevamo in fronte. Visto la continuità delle temperature estive occhio anche nei prossimi giorni. Da 2300 a 2100 troviamo invece una neve sfondosa; nel fondovalle va meglio e si scende bene ma al rallenty.
Abbiamo l’occasione di terminare la gita davanti alla Crota di Rhuilles, dove reintegriamo i sali con ottime birre in compagnia di un gruppetto di francesi che sono stati alla Dormilleuse. Oggi con Carlo ed Ezio da Lanzo e Nicolò e nessun altro in alta Val Thuras