A mio avviso riassume bene l'essenza del cicloescursionismo:
grandi panorami, tanta natura, salita impegnativa anche se il dislivello è contenuto, portage e sentieri ciclabili dove mettere alla prova la propria tecnica.
L'itinerario, bellissimo, vario e panoramico ripagherà sicuramente della fatica del percorso.
E' necessario organizzarsi per il recupero dell'auto.
Dalla stazione sup. della Telecabina Salette di Valtournenche (chi vuole aumentare il dislivello e la fatica finale può salire lungo la sterrata di servizio agli impianti calcolando 700 mt in più!) seguire l’evidente e ripida strada sterrata di sinistra (salendo) che costeggia a distanza la seggiovia, superato l’arrivo del primo impianto continuare lungo la sterrata ancora più ripida e pedalabile solo a tratti e giungere al colletto dove è situata la staz. superiore della seggiovia Bec Carrè; si apre il panorama sulla Gobba di Rollin e Plateua Rosà; scendere leggermente al pianoro dove parte lo skilift Gran Sometta e risalire a piedi un tratto di pista fino all’evidente enorme “Ometto” in pietra del colle Superiore di Cime Bianche (mt. 2.982).
Reperire tra la neve, eventualmente ancora presente, i bolli e le tracce del sentiero n. 6 (denominato anche Altavia 3, Tour del Monte Rosa, Sentiero Walser) che si affaccia dapprima sui bellissimi laghi della Conca di Ventina (Gran Lac e lago di Ventina) e scende poi velocemente all’emissario dei laghi stessi.
Questo tratto di sentiero è abbastanza ciclabile, nonostante alcuni tratti smossi, alcuni tornantini stretti e passaggi leggermente esposti. Percorrere tutto il vallone di Cime Bianche un pò in sella e un pò a piedi fino all’evidente bivio a quota 2100 circa. Tralasciare la direzione per Saint Jacques (sin) e scendere nel Vallone di Curtod sempre per sentiero solo a tratti ciclabile per via di gradoni e sassi. Giungere ad un grande Alpeggio (Djomein) a q. 2000 circa e continuare sul sentiero ora tutto ciclabile fino al Ponte sul Torrente Curtod a pochi metri dalla Presa del Ru Curtod, che da più di 600 anni porta l’acqua nella Valle di Saint Vincent dopo un percorso di 25 Km. Da qui 2 alternative:
1) salire a piedi per prati per circa 50 mt. di dislivello fino all’evidente mulattiera inerbita, vecchia strada di servizio per la Presa.
2) scendere per tracce di sentiero percorso dalle mucche al pascolo fino all’Alpeggio Gavine (Fontana d’acqua) da cui parte una stradina in salita che con 5 tornanti e 100 mt di dislivello circa riporta alla strada di servizio della Presa.
le Fatiche della nostra traversata sono finite, ma non i Km da percorrere e il divertimento in sella: inizia infatti un tratto di una quarantina di km circa quasi tutto in discesa, filante e divertente che tra sentieri, mulattiere e sterrate ci porterà fino alle porte di Saint Vincent dove arriveremo su asfalto.
Seguire la strada inerbita, attraversare una galleria molto buia (utile torcia) e giungere all’alpe di Nana Inferiore; senza salire proseguire la strada inerbita dall’altra parte del torrente e attraversare altre due gallerie buie. All’uscita della seconda in prossimità di una pozza di raccolta dell’acqua del Ru Curtod, reperire a sin. il single trail a tratti tecnico che costeggia il ru stesso e sfocia nei pratoni di Mandriou e scendere poi alla Colonia Alpina Cà Zena, da cui parte un altro single trail ripido e tecnico che in brevissimo porta a Mandriou.
Scendere ad Antagnod e Lignod. All’uscita della Fraz. di Lignod reperire a sin. una mulattiera inerbita divertente che porta in breve alla cappella di Pra Charbon da cui reperiamo il sentiero 1 proprio dietro la porta del campetto da calcio; in alternativa si può prendere una variante a sin di questo sentiero, che parte proprio dalla Colonia Alpina che è più tecnico e ripido e porta allo stesso punto del sentiero 1, cioè un bel gruppo di baite, Servaz (acqua), e in breve al campeggio di Extrapieraz.
Da qui seguire fedelmente il percorso delle piste da fondo lungo l’Evancon fino al lago di Brusson.
Oltrepassare la strada del Col de Joux e in prossimità dell’albergo Ristorante Maneggio Les Guillates continuare a scendere sulle piste da fondo lungo l’Evancon fino alla Presa del Ru D’Arlaz (altro corso d’acqua artificiale che porta le acque ai comuni di Challant e nella Valle d’Aosta Centrale. Seguiamo fedelmente il Ru su stradine sterrate in leggera discesa, piacevoli e divertenti passando da Arcesaz e Orbeillaz fino al Col D’Arlaz (mt. 1030), che mette in comunicazione con la Valle Centrale. Scendiamo su asfalto per pochi metri fino al primo tornante; tralasciamo la sterrata che parte da qui dritta alla nostra direzione e prendiamo la seconda sterrata subito dopo il tornante, in prossimità di una curva sulla destra; ritroviamo il ru d’ Arlaz e di nuovo in discesa divertente e filante raggiungiamo la strada asfaltata Saint Vincent-Emarese. In breve si giunge a Saint Vincent e Chatillon da dove in base a come ci si è organizzati si va a recuperare l’auto a Valtournenche.
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 n. 108 Cervino Breuil Champoluc