Da sotto il rifugio seguire la carrozzabile verso il Passo di Campelli; dopo alcuni tornanti si esce dal bosco in prossimità di un masso con una madonnina, e si imbocca a sinistra il sentiero 417: il canale di salita e quello di discesa sono già ben visibili. Superare il laghetto dei Campelli e risalire la pietraia seguendo bolli e ometti fino all’inizio della neve.
A seconda dell’innevamento, traversare o salire direttamente a destra dello spigolo del Cimone. Il pendio inizialmente largo va via via restringendosi, e la pendenza aumenta progressivamente, mantenendosi sui 40°/45° gradi con qualche singolo passaggio un poco più ripido. Si superano alcuni suggestivi isolotti rocciosi cercando la neve migliore, fino a uscire sul crinale (possibile cornice).
Qui è possibile raggiungere la vetta per la cresta rocciosa (II, roccia ad occhio non buona), oppure lungo il pendio aperto esposto a ovest, che con scarso innevamento oppone qualche passaggio di misto/erba sui 50°. Si esce direttamente in vetta. In alternativa dall’intaglio è possibile traversare la montagna a sud e salire in vetta dalla cresta sud o dalla via normale.
Discesa: seguire la cresta NE e abbandonarla quasi subito scendendo sul vago canale a destra, seguito dalla via normale estiva. Qui la neve può patire l’esposizione al sole del mattino. Con qualche passaggio sui 40° si raggiunge il Passo delle Ortiche, dove sbuca il canalone di sinistra. Lo si segue, inizialmente stretto e poco ripido, poi più aperto e costante sui 30/40°, fino all’inizio della pietraia dove si torna al rifugio su medesimo percorso dell’avvicinamento.
- Bibliografia:
- Ghiaccio delle Orobie, Collana