Lasciata l’auto si percorre la strada a fondo naturale verso il ponte schiarante con splendidi scorci sul tanarello e le pareti sul versante ligure, circa mezzora e si arriva al ponte, si segue a dx come indicato dai cartelli e radi segni, ma sempre su strada.
Ora due possibilità: la più difficile a circa 200 m sulla dx, con attacco poco evidente, con un bel sentiero nel fitto bosco, contrassegnato inizialmente da evidenti bolli rossi,che porta velocemente in alto, da qui in poi i bolli sono a intermittenza, di sicuro difficili da trovare, la traccia prosegue nel bosco e ci porta ai ruderi di case bausun a 1400 m, ora si sale il ripido pendio erboso e voltando decisamente a sx si cerca di mantenere le tracce, ogni tanto si intravede un bollo rosso, e sempre verso ovest tra bosco, erba alta e tracce vaghe si cerca il punto migliore per puntare alla cresta finale, in pratica una salita verticale su erba scivolosa e bosco che diventa più rado, fino a sbucare su un ripiano ormai vicini alla meta
Se si riesce (veramente molto difficile….) a seguire i bolli rossi ci si congiunge alla seconda possibilità di salita (comunque più lunga) che parte, con evidenti cartelli, circa un km dal ponte, sulla dx.
Anche qui bella salita nel bosco, mulattiera e poi sentiero, ruderi, rovi, erba, segnavia evidenti ma da seguire con attenzione quando il sentiero scompare e si sale senza alcuna traccia.
Superati i ruderi di Dova ci si congiunge con l’altra traccia (i famosi bolli rossi…), e si svolta a sx, sempre seguendo il segnavia bianco-rosso.
Arrivati ad un masso isolato, si abbandona il sentiero e ci si inerpica con pendenza sostenuta arrivando al ripiano nei pressi della cresta.
Un ultimo sforzo e finalmente si è ripagati! Ambiente roccioso e verticale, camosci e panorami. Percorrendo la cresta verso dx si raggiunge quota 1905 per poi discendere fino al vicino monte cimone (1830 circa)
Prima possibilità più difficile e diretta, seconda più lunga, la salita fuori sentiero è in pratica uguale per entrambe