Viste le previsioni meteo dubbie decidiamo di venire a mettere il naso su questa struttura su cui tante volte avevo posato gli occhi salendo in valle. Aggiungo alcune info nel caso possano tornare utili.
Avvicinamento: da alcune relazioni che avevo mi sembrava si dovesse salire a dx (faccia a monte) del canale che porta alle placche, ma superato il ponte c’è un ometto che adduce a salire dritti, abbastanza a sx del canale. La traccia dopo poco si perde. Siamo saliti prima nel bosco, poi pietraia, poi nuovamente bosco, dove si incontra una vaga traccia (eravamo dubbiosi fosse di umani o di animali). La traccia aggira poi un salto di roccia sulla sx quindi si sposta decisamente a dx (sempre faccia a monte), fino ad affacciarsi – presso un grande faggio – sul canale e sulle placche (prima non visibili a causa delle chiome degli alberi). Non sapendo se fosse l’avvicinamento giusto non ho costruito ometti (assenza di ometti, tacche o qualsivoglia segno). Una volta all’auto, sentito Paolo Cavallo (l’apritore) mi ha confermato che ora l’avvicinamento è quello. In vista del canalone, si scende qualche metro, lo si attraversa e si raggiungono le placche (ultimi metri tra selci e ortiche altezza ascella).
Materiale in via ok, salvo cordoni, marci e da cambiare (non sapevo, se no me li sarei portati dietro).
L1: usato un friend; tiro carino.
L2: ha due tratti nei quali la spittatura non è in linea col resto, allungandosi apparentemente senza motivo: il tratto intermezzato dalla cengetta (bagnata e con fango) nella prima metà del tiro e la fessurina ascendente a sx nella seconda metà del tiro. Penso che la motivazione fosse semplice: in quelle fessure (ad oggi no chiodi) probabilmente si poteva inserire un friend, invece ora sono gonfie di terra, fango ed erba (ho messo un micro, unicamente per la compagnia…). Tolto ciò, tiro molto bello, sia per scalata sia per conformazione della roccia.
L3: altro bel tiro; ho aggiunto un BD rosso per tranquillità.
Comode calate senza rischio incastro dalla cima della torre.
Luogo vicino ma lontano, sicuramente appartato e suggestivo. E, in fin dei conti, che mi ha lasciato soddisfatto e contento della gita/giornata.
Una volta con i piedi per terra si è messo a piovere. Con Manu.