- Accesso stradale
- nulla da segnalare
Gita fuori porta in posti stranoti. Son salito da Suppo lato sud tutto pulito. Scelta motivata di salire da questo versante tutto asciutto anziche’ da Niquidetto, dalla totale mancanza di voglia di pestare neve. Giro cosi’ allargato con tappa alla Costafiorita come antipasto. Fin qui’ accompagnato da una leggera pioggerella che una qualvolta in cresta ha ceduto il posto a un fresco venticello da est, che mi ha accompagnato per i due km di cresta su bel sentiero dal fondo un tantino scivoloso e interrotto a tratti da solo piu’ poche residue lingue di neve. In punta incontro con Alberto ed Enea (saliti da Niquidetto) appena usciti dalla nord, che saluto e ringrazio in anticipo per la traccia. Con loro percorro il tratto di cresta fino al Colletto del Civrari, poi le nostre strade si dividono. Loro procedranno fino all’Imperatoria, a me non resta che scendere a testare questa bella paretina “didattica”. Corta ma dritta. Divertente primo tratto, equivalente come salire i pioli di una scala in realta’ le nette e regolari guccie dei ragazzi. Dopo la breve impennata circa a meta’ parete tra due sporgenze rocciose, mi sposto progressivamente a centro parete, (mezza scarpa dentro per neve molle in superficie ma ancora dura al di sotto), per uscire pochi metri a sx della croce di vetta. Discesa per la cresta est un po’ aerea all’inizio ma camminabile per intero, con residui accumuli di neve vecchia qua’ e la. Capatina in vetta al Rognoso, di gia’ che ero li. Ritorno al colletto e poi giu’ per lo scosceso vallone del Messa per il solito rientro ad anello al sole al caldo e all’afa gia’ nell primo pomeriggio (dacche’ il tempo e’ poi volto al bello), per il bel sentiero del Campana.
Due escursionisti provenienti dal col del Lys incontrati poco sotto il colletto del Rognoso, e fugaci avvistamenti di camosci in lontananza.