Dalla chiesetta di Niquidetto si imbocca un sentiero sulla destra (seguire i segnavia bianco/rossi) che quasi subito si immette in una bella mulattiera nel bosco di faggi.
Si superano alcune baite diroccate e si sbuca su ampi pascoli; si va a destra e si attraversa un breve tratto acquitrinoso per arrivare nei pressi delle Case Frestè 1432 m.
Senza raggiungere le baite si prosegue con una svolta a sinistra e si entra nel vallone del Civrari. Si percorre un tratto di pietraie, il vallone si allarga, si attraversa il torrente, lo si costeggia fino al piano racchiuso dal piccolo massiccio del Civrari, si piega leggermente a sinistra e si arriva in breve al Laghetto del Civrari 1956 m.
Fronte al lago si sale il ripido pendio fino a raggiungere un crinale erboso dal quale parte la cresta. Si alternano tratti erbosi e roccette ben gradinate arrivando così all’anticima contraddistinta dai resti di un grosso ometto. Si risale facilmente il filo e lo si segue fino a raggiungere la Punta Croce 2234 m. Si scende verso ovest su sentiero che taglia il fianco destro fino a raggiungere la depressione della Bocchetta 2150 m. Si riprende la salita sul largo crestone di terriccio e pietre raggiungendo così la Punta Imperatoria 2302 m sormontata da un grosso ometto in pietra nella cui nicchia è stata posta una Madonnina.
Si scende leggermente verso nord est e si percorre la sottile cresta rocciosa lunga 1 Km. Questo tratto è un po’ più impegnativo ed esposto e, dopo alcune facili roccette su cui bisogna mettere le mani, si raggiunge la Torretta del Prete 2264 m.
Di qui 3 possibilità:
- si scende direttamente nel canalone sottostante per circa 400 m. dsl tra pietre mobili e disagevoli tratti erbosi. Se a secco bisogna restare nel canale di scorrimento acqua sicuramente più agevole perché con fondo su pietre stabili. A quota 1850 circa ci si ricongiunge al sentiero di salita.
- si prosegue sulla cresta, poi su crinale erboso, pietraie, tracce di sentiero, poi alla condotta di una presa d’acqua (la Fontana del Turuj), fino a raggiungere le Muande Freste (mi sono documentata ma questo tratto è veramente arzigogolato e pericoloso per salti di roccia e quindi assolutamente da evitare in caso di nebbia). Da qui ci si innesta nel sentiero normale.
- si ritorna alla Punta Imperatoria (mezz’ora circa dalla Torretta) per poi scendere lungo la via normale.
Anello di km 11 – tempi dalle 5 alle 6 ore.