Note
Storico
2.7Km
2.7Km
2.7Km
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3.1Km
6Km
6.8Km
6.8Km
8.3Km
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Chiodatura lunga a fix da integrare, nella parte alta della via, con 2 serie di friend Camalot dal .4 al 3 e un mazzo nuts.
Soste attrezzate con spit e cordone.
Via nel complesso impegnativa e ingaggiosa sconsigliabile a chi cerca un'arrampicata rilassante e assolutamente sicura.
Pressoché inevitabile è la caduta delle pietre (soprattutto dalle cenge all'uscita dei tiri) e la precarietà di molti appigli che possono letteralmente restare in mano.
Nella parte centrale (L8) la risalita di un canale che di tanto in tanto scarica pietrisco richiede un po' di rapidità.
Avvicinamento
Soste attrezzate con spit e cordone.
Via nel complesso impegnativa e ingaggiosa sconsigliabile a chi cerca un'arrampicata rilassante e assolutamente sicura.
Pressoché inevitabile è la caduta delle pietre (soprattutto dalle cenge all'uscita dei tiri) e la precarietà di molti appigli che possono letteralmente restare in mano.
Nella parte centrale (L8) la risalita di un canale che di tanto in tanto scarica pietrisco richiede un po' di rapidità.
Parcheggiare sul piazzale sterrato sulla sinistra della statale Cesana-Claviere appena prima che questa passi il torrente.
Percorrere un per un centinaio di metri lo sterrato, poi salire bruscamente nel bosco verso la base della parete.
Giunti alle rocce aggirare a dx lo sperone roccioso, attraversare un canalino detritico e risalirlo per un'ottantina di metri.
L'attacco si trova presso un masso nel canale individuando uno spit sulla placca lavorata in alto a sinistra.
Descrizione
Percorrere un per un centinaio di metri lo sterrato, poi salire bruscamente nel bosco verso la base della parete.
Giunti alle rocce aggirare a dx lo sperone roccioso, attraversare un canalino detritico e risalirlo per un'ottantina di metri.
L'attacco si trova presso un masso nel canale individuando uno spit sulla placca lavorata in alto a sinistra.
- L1 Superare una serie di placche lavorate e parecchio scivolose fino ad una cengia con evidente sosta. (5A, 6B)
- L2 Salire facilmente sopra la sosta fino a uscire su di un pendio di pietrisco, ascendere leggermente verso dx fino alla sosta. (4A)
- L3 A sx della sosta salire il muro nerastro uscendo in corrispondenza di alcuni pinetti. (5C, 6A) Sosta poco sopra, leggermente a sx.
- L4 Attraversare a sx e salire la placca quasi verticale ma con ottimi appigli. (6A, 6A+)
- L5 Traversare a dx pochi metri, salire sulla crestina e percorrerla fino a un pino con cordone. (II)
- L6 A sx della sosta salire sulla placca aiutandosi con il diedro di lame delicate. al secondo spit traversare a sx e proseguire fino al pino con cordone. (5A)
- L7 Doppiare lo spigolo a sx della sosta e proseguire fino a trovare uno spit con maillon. Calarsi sul masso incastrato e risalire sulla nervatura che fiancheggia il canale. Sosta su pino.
- L8 Risalire il canale tenendosi sulla facile nervatura rocciosa sulla dx fino alla sosta (spit da collegare) all’inizio della gola con massi incastrati. (zona soggetta a scariche)
- L9 Scendere leggermente e traversare a sx su cenge erbose fino all’evidente sosta sotto a una fessura larga e scura.
- L10 Seguire la fessura a dx della sosta per una decina di metri poi entrare nel diedrino e salirlo fino al terrazzino con sosta. (4C) roccia mediocre.
- L11 Prendere la fessura a dx della sosta, inizialmente su roccia sgretolosa (5C) che migliora già dopo pochi metri per diventare ottima quando la parete si verticalizza. Salirla interamente con arrampicata difficile ma spettacolare fin quando piega nettamente a sx. (6B, 6C; A0) Lasciarla e uscire verticalmente sulla cengia (6A) e raggiungere la sosta spostata a dx dell’uscita. Da integrare con friend e nuts.
- L12 Prendere la spaccatura a sx della sosta e seguirla fino a uscire sulla cengia. (5A) Percorrerla fino alla sosta a destra del diedro.
- L13 Tiro chiave. Salire nel diedro fino a un secondo spit.(6A, 6B) Traversare a sinistra (6C obbl.) e continuare verticalmente in leggero strapiombo con dura arrampicata. (6C+ da confermare, A0) Uscire su rocce delicate via via più facili, poi a dx per una spaccatura fino a un pino con cordone. (spit in alto a sx per facilitare il recupero del secondo)
Discesa: a piedi, consigliata la discesa della ferrata. Caldamente sconsigliate le calate in doppia.
Aperta dal basso da Gianni e Lucia Tesio il 14 luglio 2024.
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