Accesso: Dal parcheggio del ponte tibetano, appena dopo la rotonda, scendere lungo il pendio che porta in pochi minuti dentro al canyon.
Discesa: 2 doppie su alberi, oppure (consigliata) dall' ultima sosta traversare a sinistra per 5 minuti in sali-scendi, fino al ponte tibetano che porta al parcheggio. Va ricordato che nel periodo invernale il ponte è ufficialmente chiuso, dunque lo si percorre a proprio rischio e pericolo.
La linea è praticamente appaiata a Natale in Tibet, ma un po’ più a destra e un poo’ più facile. Caratteristici il muro verticale nella sezione centrale di S1 e l’ uscita tecnica della goulotte di S2, che supera a sinistra una bara rocciosa.
L1: Primo saltino verticale di un paio di metri seguito da uno scivolo a 75-80, che porta a un bel muro di circa 6 metri a 90/85 (ghiaccio più abbondante a sinistra). Continuare per qualche metro dopo il muro e puntare a destra, per poi attrezzare una sosta su albero.
L2: Goulotte a 75-80, sempre più incassata, ostruita da una barra rocciosa. Superarla a sinistra lungo un bel muretto tecnico di circa 3 metri a 85° max. Portarsi sulla crestina che ci separa da Natale in Tibet per percorrere gli ultimi metri di quest’ ultima e uscire sul pianoro. Cordone in posto su albero.
Anche questa linea è artificiale, ma molto carina e divertente, caratteristico il secondo tiro. Il nome evoca l’ odore non proprio sfizioso alla base. A parte questo, linea piacevole, comoda, in ambiente gradevole (esteticamente…).
La presenza di alcuni fari dentro il Canyon e ai margini del campeggio di fronte, rendono possibile anche la salita in notturna, con una frontale.