Dal parcheggio di Grumetti salire in 2-2.30 ore di cammino al rifugio Curò per il sentiero invernale o per quello estivo in base alla presenza di neve o ghiaccio. Dal rifugio dirigersi, sul sentiero che a mezza costa intaglia il fianco della montagna, verso la diga che forma il Lago del Barbellino. Attraversata la diga dirigersi verso ovest proseguendo a mezza costa su un sentiero poco visibile che con modesta pendenza sale lungo il fianco della montagna fino a quando non comincia, con alcuni tratti attrezzati con catene, a inerpicarsi con diversi tornanti per poi proseguire, curvando lentamente verso nord, fino alla bellissima conca che circonda il lago di Valmorta. A questo punto diventa ben visibile il canale est-nord-est. Costeggiare il lago sulla sinistra e dirigersi verso l’ampio conoide di scarico del canale da risalire con pendenze via via crescenti (2.30 ore dal rifugio). Il canale presenta un primo tratto abbastanza ampio con pendenza costante di circa 50°. Circa a metà si restringe e assume un andamento più sinuoso con pendenza maggiore fino ad arrivare ad una strettoia con un muretto di neve e ghiaccio a circa 70° (o III grado in roccia in caso di insufficiente copertura nevosa). Successivamente la pendenza rimane costante sui 55° fino al termine del canale. Da questo punto bisogna traversare diagonalmente verso sinistra per sbucare nel punto più alto, dal quale risulta evidente la cresta da seguire per un centinaio di metri fino alla croce di vetta; solo il primo tratto di cresta è affilato ed esposto, successivamente spiana e si allarga.
Per la discesa dirigersi verso ovest e cominciare a scendere per l’ampissima parete ovest senza percorso obbligato ma spostandosi lentamente e progressivamente verso nord. La descrizione dell’itinerario della parete Ovest del Pizzo di Coca si trova su Gulliver. Dalla base della parete dirigersi verso sud fino a raggiungere il rifugio Coca e poi, tramite sentiero chiaramente segnalato, arrivare direttamente a Grumetti.
- Cartografia:
- Kompass n. 104, Foppolo Valle Seriana
- Bibliografia:
- Romelli-Cividini