- Accesso stradale
- 150 mt dal ponte
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Ritornato per vedere com’era. Zero gradi sul piano, bel rigelo. Decido per la quota 2981 ma dal lato sinistro (destro orografico). Si condivide un pezzo di traccia per Coin e poi si tira dritto. Mi pare un po’ meglio del lato destro, soprattutto l’ampia uscita. Pendenze degne di nota. Allora: nel linguaggio locale questa è la Cresta del Cuèn (che va dal Muret alla Testa appunto del Cuèn). Sulla 25.000 è segnata solo quella quota, ma si può andare a piacere (NB: o a destra o a sinistra del pinnacolo 2981). Si conferma ampia esposizione EST della pala (che sarà un 650/700 mt dislivello o forse un po’ di più). La quota pare quella della Testa, metro più metro meno. Gran bella discesa su neve molto portante (alle 9, poi molla). Un po’ sfondosa prima del piano, infine quasi primaverile ma ancora dura fino al ponte (faceva freschino).
Un ricordo a posteriori. Un saluto e una richiesta di perdono per la mia fretta allo ski alp del CAI incontrato sulla via. Ho visto il pandino verde-azzurro (il vecchio panda, quello vero) e ho avuto un flash fotografico. Sarà stato il 2005/06, la strada per lo Scarfiotti si era aperta in due, io (auto nuova) non ho osato e me la sono fatta a piedi da area pic-nic. Il pandino verde-azzurro è arrivato al secondo tornante dopo Scarfiotti. Onore all’autista e al pandino (credo proprio sia proprio il suo).