Il dente meridionale, pur non essendo il più elevato, è nodo orografico poichè oltre ad essere situato sullo spartiacque Italia-Francia e genera la cresta che divide il bacino del gh. della Bessanese da Pian Gias. La vetta è composta di due torrioni di rocce accatastate malsicure, il più elevato è quello di sx (verso la Bessanese).
Bella salita classica su roccia discreta e aerea, non difficile ma che richiede capacità di movimento.
Il dislivello tiene conto delle discese e risalite.
Ramponi utili a inizio stagione o con residuo abbondante innevamento del ghiacciaio e delle sue morene.
Dal Pian della Mussa raggiungere il Rifugio Gastaldi (ore 2) .
Dal Rifugio Gastaldi incamminarsi verso ovest lungo la traccia segnalata che conduce verso il ghiacciaio della Bessanese. Perdendo una cinquantina di metri di dislivello, raggiunge la base della morena in sinistra idrografica (cartello indicatore per Punta Adami) e risalirne il filo fino al pannello fotovoltaico e alla nuova webcam panoramica.
Da qui ci sono due opzioni:
- a) in caso di ghiacciaio ancora innevato, lasciare allora il filo della morena e scendere in traversata verso sinistra, raggiungendo facilmente il ghiacciaio della Bessanese (ramponi utili).
- b) proseguire sul filo della morena fino al suo termine, scendere qualche decina di metri e risalire il dosso successivo, dal quale con una nuova breve discesa si raggiunge il ghiacciaio in questo punto completamente coperto da sfasciumi.
Salire ora senza difficoltà al plateau superiore sempre ricoperto da sfasciumi e passare sotto il versante sud della Punta Adami.
Continuare per neve o morene puntando all’evidente colletto che si apre a dx del dente Meridionale del Collerin ora evidentissimo e di forma triangolare. Guadagnare il colle (3160 m circa) per detriti o neve (ore 1,30 dal Gastaldi).
Salire ora la cresta est-sud-est del Dente Meridionale, con percorso talvolta aereo (passi di I e II grado) evitando i salti di rocce più scabrosi e di roccia cattiva per cenge sul versante settentrionale. Il bifido dente sommitale può essere raggiunto scalando una verticale paretina fessurata rivolta a Nord (10 m, III); si raggiunge così il torrione di dx, quindi con delicata traversata esposta lato Francia si raggiunge una forcella dalla qualche, risalendo un pericoloso camino di massi accatastati e franosi, si arriva a toccare il vertice del torrione di sx, il più elevato (ore 1 dal colletto; ore 4,30 dal Pian della Mussa).
Discesa per lo stesso percorso (una sosta di cordoni e fettucce permette di effettuare una doppia di una dozzina di metri per scendere la delicata paretina di III).
- Cartografia:
- Alte Valli di Lanzo - Escursionista editore
- Bibliografia:
- Alpi Graie meridionali - Fornelli-Berutto CAI-TCI