L’itinerario è prettamente tardo primaverile, quando è possibile raggiungere in auto il parcheggio della Diga di Place Moulin, oltre che poter effettuare il percorso con le giuste condizioni di sicurezza ed innevamento.
Si tratta di un percorso molto lungo, a causa dello spostamento iniziale lungo la diga di Place Moulin, pertanto è consigliabile utilizzare uno dei due rifugi sul percorso come punti di appoggio nel loro periodo di apertura, ovvero il Rifugio Prarayer ed il Rifugio Nacamuli.
Proseguire sulla SR38 superando Oyace e Bionaz, quindi continuare fino al termine della strada alla Diga di Place Moulin, dove si trovano numerosi posteggi a pagamento.
Dal parcheggio della Diga di Place Moulin si prosegue per la stradina sulla sponda sinistra che costeggia tutta la diga, con alcuni leggeri sali-scendi ed in circa 5 km raggiunge il Rifugio Prarayer, eventuale punto di appoggio. Alcune centinaia di metri prima del rifugio, dopo la cappella di La Lé, si segue a sinistra la pista che si inoltra nel breve bosco risalendo un dosso ed arrivando nelle vicinanze della baita Praz Mondzou dèsot 2070 m.
Ci si addentra nella prima parte della lunghissima Comba d’Oren, passando sulla sponda sinistra fino a toccare le baite Grand Oren 2165 m, dove a seconda dell’innevamento si può restare alti sul sentiero estivo, oppure sul fondo del vallone se il torrente è coperto dalla neve.
Rapidamente si supera l’Alpe Garda 2216 m e quindi con poca pendenza si risale tutta la parte bassa della comba sotto le ripide pendici della Becca Vannetta.
Si supera un dosso morenico sulla destra entrando nel Plan du Gan dove il vallone principale piega decisamente verso nord; poco dopo a circa 2500 m si incontra la deviazione del sentiero per il Rifugio Nacamuli, che in condizioni di innevamento con gli sci non è praticabile, pertanto si prosegue seguendo il corso del vallone che aumenta gradualmente di pendenza.
A 2580 m si prosegue verso destra dove ha origine un canalone più ripido, nei pressi del solco del torrente, che permette di accedere alla parte superiore della Comba d’Oren a 2750 m dove si vede già in alto a sinistra, su delle bastionate rocciose, il Rifugio Alessandro Nacamuli 2828 m.
Senza raggiungere il rifugio (a meno di andare a pernottare per dividere l’escursione in due giorni) si continua nel vasto pianoro ex glaciale sotto il rifugio, finchè si ritorna a salire lungo una specie di canalone in direzione nord, lasciando a destra la barriera rocciosa di Punta Kurz.
Terminato il tratto più ripido si accede alla conca che ospita il laghetto glaciale del Col Collon e con breve percorso pianeggiante si può raggiungere il colle dove è posta una croce di pregevole fattura.
Da qui i più bravi ed allenati, oltre che adeguatamente equipaggiati, potranno proseguire verso le più impegnative ed alpinistiche salite alla Punta Kurz 3498 m, oppure alla Becca d’Oren est 3522 m.
Il colle è anche meta di traversate scialpinistiche di più giorni verso i rifugi vicini, Refuge des Bouquetins sul Glacier d’Arolla e Rifugio Aosta passando per il col du Mont Brulé.