La roccia e' abbastanza solida sulle creste ad eccezione della cresta sud decisamente uno sfasciume unico e molto pericolosa per caduta sassi e difficolta' a reperire l'itinerario corretto di discesa. Si consiglia di ridiscendere dalla cresta ovest medesima di salita con doppie di 30m tutte attrezzate.
Da Place Moulin su bel sentiero si costeggia il lungo lago fino a entrare nella comba d’Oren che si risale fino al fondo.
A dx il sentiero subisce un’impennata netta. Con corde e scalini si supera detto tratto fino a notare in alto a sx il Rifugio dove si pernotta. (ore 3-3.30) E’ possibile l’utilizzo del rifugio vecchio sempre aperto posto pochi metri sotto il nuovo.
La soluzione ottimale e piu’ conveniente, sarebbe con partenza dalla Cabane de Vignettes svizzera, che oltre ad essere piu’ vicina alla meta da raggiungere, consente di evitare i ca. 250m di risalita al Col d’Oren per rientrare in Italia.
Dal rifugio per sentiero si sale al Col Collon. Dopo di che si svolta in direzione ovest e si risale l’Haute Glacier d’Arolla fino al Col de l’Eveque. Dal Colle si scende al Glacier du Mont Collon passando a lato del Petit M. Collon. in direzione nord (rari piccoli crepacci), lo si attraversa fino a giungere ad un ampia insellatura alla base della cresta ovest della nostra montagna. (ore 3-3.30 dal rifugio).
Si risale la cresta dapprima nevosa fino al tratto mediano dove subisce un impennata netta e diventa esclusivamente rocciosa con numerosi ancoraggi per le discese in doppia. (soluzione quest’ultima da adottare per una discesa rapida e sicura). Cosa assolutamente sconsigliabile e la discesa per la cresta sud.
Breve ma complessa e pericolosa per la pessima qualita’ della roccia e di non facile interpretazione. Dalla base della cresta al calottone di vetta ore 2. Tot.5-5.30 dal rifugio.
Nel caso si volesse cmq scendere per il versante sud sud-est, prevedere almeno ore 7.30 per riguadagnare la base del ghiacciaio di Mont Collon sul lato ovest, che bisogna risalire fino al Col D’oren per fare rientro al rifugio e alla diga.
Totale, dal rifugio a vetta piu’ discesa per il vers. sud.ovest e rientro alla diga ripassando dal rifugio, ore 17 non stop.
Piu’ veloce se si effettuano le calate per la cresta di salita.
Piu’ vantaggioso ancora se si parte dalla Cab. de Vignettes pero’ viaggio molto piu’ lungo.
Ad oggi ripetuta con una certa frequenza quasi esclusivamente da cordate locali.
Il versante sud est e cresta sud e' stato salito ancora anni prima nel 1867 da G.E. Foster con H.Baumann e J.Kronig.
- Cartografia:
- IGC 1:30:000 La Valpelline
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia Alpi Pennine di Gino Buscaini vol.II