Parcheggiata l’auto nella piazza subito dopo il sottopasso autostradale, seguire la strada in salita, superare la chiesa di S. Bernardo fino al vecchio mulino, seguire la strada a destra, poi il tratto a senso unico, davanti la grossa mulattiera in pietra che sale dritta, (si può seguire, ed è più diretta) dopo circa 10 metri si devia a destra, su placca in pietra scalinata, si percorre un tratto di strada con fondo in pietra e si giunge ad un incrocio, svoltare a sinistra seguire le frecce di vernice verde sbiadito, si imbocca il sentiero che sale fra le vigne: si giunge al bivio con indicazioni “A1”, svoltare a sinistra in salita, seguire il sentiero che taglia poi per ben sette volte la strada asfaltata giungendo al pilone e Case Pian del Gelo.
Salire a sinistra cercando di individuare le tacche di vernice rossa a terra e sugli alberi, giungendo prima alla Balma Brusà e poi sulla dorsale a quota 1085.
Seguire la piccola dorsale nel bosco rado, poi su prato in direzione della baite Salero di sopra. Dietro le baite sulla traccia della sterrata fino all’uscita dal bosco, poi su ampi pendii a piacimento fino alla depressione di Pian dei Muli.
A destra in pochi minuti, si sale al Monte Cavalleria, ridiscesi al Pian dei Muli, puntare al traliccio dell’elettrodotto, superarlo alla destra, passando fra due betulle, salire puntando un grosso masso, superarlo in basso a destra in direzione di un secondo masso e poi un’altra betulla solitaria.
Svoltare a sinistra e puntare al pendio centrale, risalirlo (faticoso), giungendo sulla spalla sud ed in breve all’ometto di vetta.
Discesa per l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Dora Baltea Canavesana
- Bibliografia:
- CAI-TCI Emilius Rosa dei Banchi