Colombe (Tete de) – A Nous la Belle Vie

Veramente magnifica. Avvicinamento abbastanza faticoso, prima per boschi e poi su pietraia (1,5 ore). Finito il bosco si vede la parete ma si deve attraversare in piano il pietraia verso destra senza salire contro la parete immediatamente (la via è sullo spigolo a destra), seguire gli ometti che portano agevolmente a traversare e poi salire il pietraia senza problemi. Abbiamo raggiunto la parte verticale della via (terzo tiro in base a Cambon) ravanando slegati sul facile, e saltando quindi i primi 2 tiri che non abbiamo trovato, bellissimo il diedro iniziale di arrampicata verticale e poi dopo placche molto belle con un tipo di roccia particolare molto lavorata a rughette. Non è il calcare grigio a tacche della parete dei militi ma piuttosto un calcare abrasivo e giallo a rughe fatto apposta per scalare con aderenza perfetta. C’è un solo tiro ostico per chi viaggi sul 6a, che è il 6a del quartultimo tiro (Cambon), che in realtà è più un 6a+, ma volendo si azzera anche mettendo un verde nella fessura e tirando. Non necessario se si cerca bene delle prese sulla destra della fessura. In ogni caso il pezzo duro è spittato corto. Invece il penultimo tiro (5c), non si sa perché è spittato in modo diverso da tutto il resto della via, ovvero molto distante. D’accordo che è una placca abbastanza semplice perché ci son le prese, ma comunque è piuttosto tecnica e si arriva stanchi. Il 6a finale in realtà è facile. Giornata senza una nuvola con vista totale sulle alte alpi del delfinato che man mano che si sale si mostrano nella loro interezza, e la barre spunta verso la fine, le foto si sprecano. Nella discesa abbiamo tribolato un po’ (in particolare non ho trovato la terza calata fuori via, difficile da trovare, cosi alla fine ci siamo calati sulla via. Attenzione che si tiran giù pietre facilmente. Friend inutili se non per azzerare il tiro che dicevo. Con Giuseppe con cui c’è sempre un bel clima