- Accesso stradale
- Parcheggio nell'abitato di Viozene.
Partito da Viozene alle 06.30,mi complico subito la vita prendendo il sentiero a destra rispetto a quello pricipale per il rifugio,che puntualmente si perde piu’ avanti;passando nella boschina,alla meglio,ritrovo piu’ a monte il sentiero a mezzacosta proveniente da Pian Rosso.
Quindi scendendo pochi metri di dislivello,raggiungo il rio e lo risalgo a sx(dx idr.),poi al centro su grande residuo di neve.
In vista della barra rocciosa,mi sposto sulla lato dx a causa dei grossi buchi sul residuo nevoso che ricopre il rio,ritorno sulla neve dura piu’ in alto e supero facilmente il salto roccioso.
Oltre la barra ancora un breve tratto su terra e quindi l’inizio della neve continua,dove metto i ramponi;parte iniziale dura,un po’ sfondosa la parte mediana e poi di nuovo dura sulla parte sommitale,che prende il primo sole a partire dalle 10.00.
E’ anche l’ora in cui arrivo in vetta,dove il vento che mi ha accompagnato per tutta la salita e’ ancora piu’ forte;pochi minuti dopo sopraggiunge anche un altro escursionista,Mario di Benevagienna,che saluto.
Vento forte e freddo e dunque dopo 15 minuti prendo in direzione del Bocchino d’Aseo,come da descrizione,passando sul fianco di monte Rotondo e affacciandomi sulla impressionante depressione detta il Profondo.
Quindi senza passare dall’Aseo,mi tengo piu’ a sx e in breve sono sul sentiero proveniente dal rifugio;tolti i ramponi rimane da fare ancora un tratto abbastanza lungo fino al rifugio(chiuso)e quindi a Viozene,dove arrivo alle 13.00.
Bellissima tutta la parte superiore sulla neve,decisamente meno la parte bassa fatta in salita;e’ sicuramente piu’ agevole e bello
da fare in pieno inverno con un innevamento adeguato.