L'itinerario qui proposto può essere allungato o accorciato a piacimento in base alla voglia ed alla fantasia del biker!
Da Bousson (1428 m) si comincia a salire su strada – prima asfaltata e poi sterrata – in direzione del lago Nero e della Capanna Mautino (2104 m) che non si devono raggiungere. Ad un certo punto bisogna abbandonare la principale ad un bivio quota 1970 m circa prendendo a sinistra in lieve discesa ed attraversando così il ponte Chabaud (1956 m). Continuare su strada militare a tratti lastricata e dal fondo faticoso fino ad arriva al costone che scende dal monte Corbioun. Qui abbandonare la principale che scende con un lungo traverso e imboccare l’inerbita che risale il costolone fino a trovare sulla destra l’imbocco di un sentiero ciclabile a quota 2240 m circa (indicazioni Petit Cric e monte Corbioun) raggiungendo in breve una panoramica sella sotto il Petit Cric. A questo punto volgere in salita verso il monte Corbioun la cui cima si raggiunge con un tratto faticoso e molto ripido dove non rimane che spingere la bici. Per la discesa – se si decide di stare in sella – occorre fare molta attenzione al primo tratto esposto e davvero ripido, poi tutto molto più facile fino al bivio precedente posto a quota 2240 m.
Si prende quindi a destra e prima in salita quindi in discesa si tocca il colle Begino (2300 m). Dal colle si imbocca verso sinistra l’evidente sentiero che con bel percorso scende sul fondo valle Chabaud passando a valle del Roc Buccie. Toccato il fondovalle una breve risalita (qualche volta a piedi e spesso in bici) permette di raggiungere il prativo col de Chabaud (2215). Da qui con splendido ed evidente percorso si divalla in Francia e sempre verso destra si tocca con una risalita (ciclabile con buona gamba) prima il col Bourget e infine il col de Bousson. Da qui si ritorna sul versante italiano seguendo un facile sentiero che diventa ben presto stradello (si passa a dx del lago di Fontana Fredda) raggiungendo il rifugio Capanna Mautino. A questo punto si può decidere di tornare a Bousson per sterrata o per uno dei tanti sentieri. Il nostro giro continua invece in ripida salita per raggiungere con percorso duro e spettacolare la località Costa La Luna dove sull’altro lato si trova la valle Gimont. Si scende per un breve tratto sulla sterrata che passa sotto la cima Saurel per imboccare quasi subito sulla destra un evidente sentiero (indicazioni Clavierissima – CL13 su Fraternali) che scende in val Gimont. Con discesa entusiasmante e qualche breve risalita si sbuca su ampia sterrata a quota 2000 che si segue sempre in discesa verso dx raggiungendo la località La Coche zona di impianti di risalita. Da qui si continua su sterrata seguendo le indicazioni per Sagna Longa che si raggiunge alternando tratti in salita ad altri in discesa su percorso comunque sempre scorrevole. Da Sagna Longa occorre continuare su sterrata seguendo le indicazioni per Bousson e lago Nero fino ad incrociare sulla sinistra un sentiero (FC2 su Fraternali) che va imboccato verso sinistra. Ad un successivo bivio conviene tenere la destra arrivando così in località Chalpe dove si attraversa una sterrata per continuare invece su inerbita a tratti ripida (FC2) che raggiunge la strada sterrata di salita nei pressi del Pilone del Buon Soccorso. L’ultimo tratto di strada fin quasi a Bousson è ancora evitabile per evidente sentiero che però non sempre risulta ben percorribile.
- Cartografia:
- Fraternali n.2
- Bibliografia:
- Western Trails di Matteo Zunino