Si vede un enorme parallelepipedo di marmo, ecco in prossimità di questo si possono lasciare gli zaini se e solo se si seguono alla lettera le nostre indicazioni.
Individuando la lingua degli scarichi di marmo si scende lungo i prati scoscesi tenendosi esterni alla linea dei tralicci ENEL più recenti. Individuare una specie di ferrata, seguirla fino alla fine e poi traversare a sinistra faccia a valle mirando ad un scura depressione che indica l'inizio della galleria.
Attraversarla fino al termine fino e a spuntare sotto la parete ovest. Costeggiando la parete si fanno un paio di saliscendi fino ad una costola erbosa dove abbiamo ampliato un ometto esistente.
L1 Seguire l’evidente fessura canale raccordando le nervature rocciose, sosta con uno spit, IV+/V;
L2 Sempre diritti, tiro breve piccolo strapiombo umido ma ben appigliato,poi prendere decisi a destra, VI/A0;
L3 Ancora fessura ascendente verso destra, puntare ad un primo mugo, subito dopo il secondo spit viola di sosta, stare bassi nel traversare che la parte alta è molto friabile, V+;
L4 Puntare di nuovo verso un ginepro, poi ancora verso destra sotto un placca molto chiara con la roccia migliore della salita, tenersi sul suo bordo esterno fino alla cengetta erbosa, V/VI;
L5 Salire esattamente sulla verticale dell’ultima sosta, fino ad un piccola barra rocciosa, sempre diritti senza perdere la direzione si arriva proprio al parallelepipedo di marmo al quale, se avete seguito le nostre indicazioni, ci sono i vostri zaini, II.