Gran Sasso, Corno Grande (Vetta Occidentale, Centrale, Orientale) Traversata delle Tre Vette

Gran Sasso, Corno Grande (Vetta Occidentale, Centrale, Orientale) Traversata delle Tre Vette
La gita
roccialpina
4 13/10/2024
Accesso stradale
Dal parcheggio di Campo Imperatore

Partiti da Campo Imperatore alle 7. Abbiamo percorso la via normale per la Vetta Orientale, attrezzata in alcuni punti con recenti cavi metallici. Poi siamo scesi dal canalino detritico alla destra della vetta ed abbiamo girato su lato del Calderone per un tratto parecchio esposto e siamo risaliti giungendo alla Vetta Centrale in 20 minuti. Successivamente siamo scesi per un canale di sfasciumi fino alla Forchetta Gualerzi. Da lì siamo risaliti verso destra (presenti freccia e qualche bollo rosso), abbiamo seguito una cengia diagonale verso sinistra ed infine, dopo una breve paretina ben appigliata, siamo arrivati sul Torrione Cambi. Da lì abbiamo effettuato 3 calate in doppia da 30 metri sul lato Sud (presenti anche 2 soste intermedie su vecchi chiodi e cordoni). Sulla prima sosta in vetta, su cordoni e maglia rapida, bisogna tenersi sulla sinistra (faccia a monte) ed è possibile evitarla disarrampicando. Poi abbiamo proseguito verso il lato Calderone, abbiamo percorso il famoso passaggio nella strettoia e poi siamo passati su una cengia larga un pò esposta (presente un ometto). Abbiamo risalito una facile paretina (presenti alcuni fix), poi con una fessura ed il diedro di IV grado ci siamo riportati in cresta. Da qui l’orientamento è facile in quanto si vedono parecchi fix ed anelli che indicano il percorso. Abbiamo effettuato alcuni sali-scendi su traversi ed intagli. Ad un ultimo profondo intaglio, che abbiamo superato con un enjambè, si passa su un liscio spanciamento con passaggio di IV+ (presenti un vecchio chiodo ed un fix ravvicinati). Poco dopo si sale su una paretina verticale sprotetta e non proteggibile ed infine, per una rampa a sinistra e facili roccette si arriva alla Vetta Occidentale. Siamo scesi dalla direttissima su canali di sfasciumi ed un paio di passaggi delicati di III grado in disarrampicata.
Abbiamo impiegato 9 ore totali, pause comprese e considerando anche un paio di “disorientamenti” in cui ci siamo fermati a studiare il percorso. 3 ore e 45 minuti solo la traversata procedendo slegati fino al diedro di IV grado, facendo 3 tiri di corda nei passaggi più impegnativi ed in conserva protetta negli ultimi traversi esposti prima della Vetta Occidentale.

Roccia complessivamente molto disgregata e, anche dove è più solida, è spesso ricoperta di pietrisco. Fare molta attenzione soprattutto nei tratti in discesa!
L’orientamento non è facile, specialmente nella parte intermedia della traversata poiché non ci sono né segni nè bolli, si incontra soltanto qualche anello di calata. Ci si può aiutare soltanto con i segni dei ramponi sulla roccia. Dopo il diedro di IV grado non si hanno problemi poiché si segue l’evidente chiodatura.
Giornata soleggiata e fresca, disturbata soltanto da forti raffiche di vento provenienti da Nord-Est. Solo io ed Ale su questo percorso ma presente tanta gente salita dalla via normale.

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