Dopo un tentativo sfortunato ad agosto, chiuso il conto con questa bellissima (!) via…
– noi stavolta abbiamo salito prima la via Mirka, ma volendo lo zoccolo si sale con 3 tiri da 60 m (o in conserva) partendo tutto a sx della base, e poi con zig zag abbastanza intuitivo cercando il facile, unico punto più difficile e obbligato è un breve camino alla fine del primo tiro (10 m di III+, chiodo, cordone e fix in cima);
– il primo tiro è fisico e sostenuto, V+ severo, dopo l’ultimo vecchio cordino con moschettone ci sono 3-4 m obbligati con fessura larga da tirare in Dulfer, penso non ci vada neanche un BD #6; è però possibile evitare il tiro aggirando tutta la grande scaglia a sx (III, molti attriti) e raggiungendo comunque la sosta a spit
– il traverso è spettacolare e non banale, alterna tratti facili ad altri più delicati, ma il duro è alla fine, dove si abbandona il chiodo e si sale in verticale verso la fessura (6 m improteggibili sul V/V+); la sosta è buona ma appesa; da lì con 40 m di doppia ci si può calare alla cengia basale
– il passo aereo e impegnativo per scavalcare lo spigolo al terzo tiro è delicato ma ci si può aiutare con il cordone in loco; il traverso che segue è più agevole, rimangono un po’ più ostici i 5 metri in verticale (V+ ?) sopra la clessidra con filo di ferro
– quarto tiro abbastanza facile fino alla fessura obliqua verso sinistra, che è impegnativa, specie lo strapiombino finale dove però si rinvia un chiodo prima del passo
– al di sopra, con un tiro di IV da 60 m esatti si esce in cima, sosta su un solo fix, si può strozzare un nut sui tasselli rimasti senza piastrina…
Con il bravo giovane che si tira tutti i V e VI in scioltezza…