- Accesso stradale
- Nessun problema fino a Fundighebi
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Le condizioni di scarso innevamento, con lunghi tratti del percorso da effettuare sci in spalla, permettono di rimanere in compagnia per buona parte della gita al gruppo odierno, eterogeneo per quanto riguarda il tipo di attrezzatura: chi con gli sci, chi con ciaspole e tavola, chi a piedi e chi a quatto zampe (Toby). Per quanto riguarda gli sci, è possibile partire appena attraversato il fiume e arrivare fino alle fornaci con le pelli, quindi la poca neve lungo la mulattiera con molti tratti scoperti obbliga a trasportare gli attrezzi almeno fino quasi ad arrivare a Cortenuovo. Occorre inoltre fare attenzione ai numerosi tratti della mulattiera coperti dal ghiaccio. Vista la scarsità di neve fino a circa 1700 metri, decidiamo di non tentare di cercare il percorso diretto per la Bocchetta di Corterchiuso ma proseguiamo lungo la mulattiera, anche per permettere a chi sale a piedi di sfruttare una esistente traccia verso la Laurasca, che seguiamo fino oltre Scaredi per poi effettuare il lungo traverso verso il Cimone. Questa parte del percorso si svolge su neve abbastanza portante, tranne per chi sale senza sci o ciaspole, con presenza di molti lastroni induriti dal vento. Superata come nella descrizione dell’itinerario la fascia diagonale di rocce sul pendio finale, saliamo abbastanza agevolmente fino alla cima nonostante la notevole inclinazione, grazie alla consistenza della neve, dura ma non gelata. Per salire con gli sci sono necessari i rampanti, mentre la salita a piedi richiede i ramponi. Le piccozze, portate per prudenza, non vengono utilizzate. In discesa, dopo le prime curve su neve durissima ma liscia, raggiungiamo una fascia con presenza di un sottile strato di neve riportata, ancora miracolosamente soffice, già notata lungo la salita e sfruttata per intero durante la discesa veramente appagante in questa fase. Proseguiamo quindi per canaloni e balze raggiungendo il Lago del Marmo, appena intuibile sotto la neve, da cui con percorso vario e una breve risalita torniamo a Scaredi. Ancora qualche curva quasi decente verso Cortenuovo e poco oltre, poi tocca nuovamente spallare fino alle fornaci, dove possiamo rimettere gli sci per il rientro.
Gita un po’ “fuori dagli schemi” in una bella giornata soleggiata, per niente fredda nonostante tutto il tragitto sia in ombra, in compagnia di Beppi (col simpatico Toby), Marc e Simone. Complimenti a Marc che con le ciaspole ai piedi ha salito il ripido pendio fino alla cima.